Wimbledon 2017, Murray batte Brown e trova Fognini al terzo turno

Tennis
Andy Murray (Getty)

Tutto facile per lo scozzese che vince in appena un'ora e mezza di gioco, lasciando appena 7 game al tennista tedesco. Venerdì il terzo turno dove troverà Fabio Fognini

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Spettacolarità a palate, scambi mai banali e Murray come vincitore. Il copione immaginato alla vigilia è andato in scena esattamene come previsto. Andy Murray batte in meno di due ore Dustin Brown. 6/3 6/2 6/2 il risultato finale. Ora per lo scozzese al terzo turno arriva Fabio Fognini, che ha sconfitto in tre set il ceco Vesely. Uno scontro preventivato alla vigilia dal doppio filone narrativo: sarà il primo vero esame in questa edizione di Wimbledon per Murray, mentre per Fognini potrebbe trasformarsi nello scalpo eccellente di una carriera intera.

Divertimento dicevamo, il vero filo conduttore del match tra Murray e Brown è stato il gioco nel suo significato più puro. Quando il tedesco è in campo, soprattutto su una superficie veloce come l’erba, il pubblico si diverte. Serve and volley e palle corte è l’unica tattica conosciuta, il che trasforma un match dal risultato scontato in uno spettacolo per gli occhi. Un modo di giocare che a più potrebbe sembrare irriverente ed eccessivamente pretenzioso, ma il tennista tedesco è così, prendere o lasciare. E contro Murray il copione non è stato dissimile da tutto questo. Un’alternanza, a suo modo sensata, di colpi normali per l’erba a giocate dal gusto retrò, a cui lo stesso scozzese si è adattato. Un po’ come unica difesa contro un giocatore dalle caratteristiche uniche, un po’ per non essere da meno nello esibizione tecnica in scena sul Centre Court. Ovviamente la solidità del numero 1 del mondo ha avuto la meglio. Lob e passanti millimetrici sono stati la chiave per scardinare il gioco a rete di Brown. Quasi scientemente Murray ha portato a sé la partita nei momenti cardine: quattro break in tre set, massimo risultato con il minimo sforzo.

Una vittoria solida che ha mostrato i miglioramenti fisici che più avevano preoccupato alla vigilia di Wimbledon. “Sono soddisfatto della vittoria – ha ammesso Murray a fine partita – Ho servito in maniera solida e mi sono mosso bene sul campo. Dustin ha giocato molti drop shot, ma sono stato bravo a controbattere giocando molti buoni passanti. La condizione fisica? Mi sto allenando molto e mi sento bene”. Murray arriva alla sfida con Fognini riposato - avendo poco più di due ore di gioco nelle gambe - e con una consapevolezza di forza e sicurezza sui prati dell’All England Club che saranno ostacolo difficilissimo per il tennista azzurro. Servirà un’impresa, è inutile girarci attorno.