Tennis, Andy Murray raddoppia: a Biella giocherà anche l’Atp 80

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Alessandro Alciato

Alessandro Alciato

Il vincitore di due medaglie d'oro olimpiche, due edizioni di Wimbledon, Us Open e Atp Finals del 2016 ripartirà da due challenger in Italia: della partecipazione al Biella 2 (un Atp 125) già si sapeva. Non si sapeva invece della partecipazione del Biella 1 (un Atp 80 in programma dall'8 al 14 febbraio) in cui partirà dalle qualificazioni

Un re, all’improvviso. E il suo regno una piccola città.

 

Come nelle favole.

 

Solo che questa è la realtà. Questo è lo sport. Questa è la storia di Andy Murray, che salta gli Australian Open (causa Covid-19) e sceglie Biella per ricominciare. Un puntino nella cartina del tennis che sta per oltrepassare i confini di se stesso, arrivando lassù, nei cieli frequentati solo dai più grandi.

La parte nota del racconto – seppur clamorosa – è che l’ex numero 1 del mondo parteciperà al challenger Atp 125 Biella 2 con 132.280 dollari di montepremi, in programma sul veloce indoor del palasport, dal 15 al 21 febbraio, con semifinali e finale trasmesse in diretta da Sky Sport.

 

In campo anche nell'Atp 80 dall'8 al 14 febbraio

Quello che invece quasi nessuno sa, la notizia che non può più restare nascosta, è che se non cambieranno i programmi del protagonista, lo scozzese arriverà in Italia già nelle prossime ore, per partecipare anche ad un altro torneo, sempre nella città piemontese: il Biella 1, un challenger Atp 80 in cartellone dall'8 al 14 febbraio. Ma c’è di più: per entrare in tabellone, dovrà partire dalle qualificazioni, perché lui non si era iscritto e tutte le wild card a disposizione dell’organizzatore Cosimo Napolitano (padre di Stefano, numero 280 del mondo) erano già state assegnate.

 

Quindi: Andy Murray. Il vincitore di due medaglie d’oro olimpiche, di due edizioni di Wimbledon, degli Us Open, delle Atp Finals del 2016. Uno dei Fab Four: gli altri tre si chiamano Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic. A Biella. Partendo dalle qualificazioni. In un ATP 80 con 44.820 dollari di montepremi, per lui che in carriera, statistiche alla mano, vincendo ovunque e contro chiunque, di dollari ne ha portati a casa 61.793.368. Meglio ripeterlo, altrimenti potrebbe sembrare uno scherzo, o il millennium bug in clamoroso ritardo sulla tabella di marcia.

 

Murray grazie ad una wild card avrebbe dovuto partecipare agli Australian Open, di cui è stato cinque volte finalista, ma il progetto è naufragato il 14 gennaio, dopo la positività al Covid-19. "Abbiamo discusso costantemente con la federazione australiana, per cercare una soluzione che consentisse una qualche forma di quarantena praticabile - aveva subito postato sui social - ma non siamo riusciti a trovarla. Sono devastato di non poter giocare in Australia".

A quel punto, è stata stilata una nuova tabella di marcia, che lo sta per portare a Biella, dove per la sua presenza gli standard di sicurezza sanitaria sono stati adeguati ai protocolli in vigore durante i tornei dello Slam. Lo scozzese alloggerà in un hotel dotato di campi da tennis privati, e lì svolgerà gli allenamenti. Direttamente in camera troverà i tubi nuovi di palline, gli asciugamani e le scorte di acqua.

 

Vivrà in una vera e propria bolla. Nel primo dei due challenger biellesi, al momento, gli avversari più accreditati sono Sebastian Korda, 88 Atp, e Evgeny Donskoy, 123.

Negli ultimi 16 anni, dopo quello di Mons in Belgio nell’ottobre del 2005, aveva partecipato ad un solo torneo challenger, nell’agosto del 2019 a Maiorca (fuori contro Matteo Viola agli ottavi di finale), in pieno calvario per i problemi all’anca, emersi a Wimbledon nel 2017 e poi operata due volte. Era il numero 1 del mondo. Adesso è il 124. Avrebbe dovuto giocare sul centrale del Melbourne Park. Sta per scendere in campo al PalaPajetta. La storia è bella, quasi romantica. E inizia così: "Ti ricordi quella volta che Murray è andato a Biella?".

Centrale di Biella
Centrale di Biella - foto 2