Berrettini dopo il ko con Djokovic: "Partita molto dura, ora un grande Wimbledon"

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Matteo Berrettini dopo la sconfitta nei quarti con Djokovic al Roland Garros: "E' stata una partita dura anche per Nole, lo dimostra il suo urlo alla fine. La pausa è stata deleteria, sono rientrato in campo di marmo. Ora voglio di più, punto a una semifinale. E voglio giocare un grande Wimbledon". Lo Slam di Londra in diretta su Sky Sport dal 28 giugno

BERRETTINI OUT IN 4 SET CON DJOKOVIC - SKY, UN'ESTATE DI GRANDE SPORT

Matteo Berrettini alza la posta e guarda avanti dopo il secondo quarto di finale Slam della carriera, perso a Parigi dopo quattro set e tre ore e mezza di battaglia contro il n°1 del mondo, Novak Djokovic. Il nono giocatore del mondo ha tenuto testa e messo in difficoltà il serbo, 18 Slam e 40 semifinali nei Major, come dimostra l'urlo disumano di fine partita. Il tutto al termine di una partita iniziata con il pubblico e finita nel silenzio, con 20' di interruzione all'inizio del quarto set che non ha certo agevolato l'azzurro. "Credo di aver giocato un gran primo set - ha detto in conferenza -. Ho avuto tre palle break, non lo ho sfruttate. Nole ha giocato un grande secondo set, rispondeva sempre. Io sono salito di livello nel terzo e nel quarto. C'è rammarico perchè ho perso in quattro set lottati con il n°1 del mondo. La pausa non mi ha aiutato, mi si sono bloccate le gambe e sono ripartito che ero di marmo. Sono più vicino rispetto a un anno e mezzo fa, sono più forte in tanti fondamentali. Sono andato bene anche con il rovescio, anche se ho sbagliato ovviamente. Sto continuando a migliorare e che sia stata una partita difficile per Nole lo si capisce dal suo urlo a fine partita". 

"La pausa è stata una vergogna, ma ci dobbiamo adattare"

"In tutta onestà quello che penso è che è stata una vergogna - ha spiegato Berrettini riferendosi all'interruzione del match per consentire al pubblico di lasciare lo Chatrier, come riporta SuperTennis -. Non mi è piaciuto per niente, ma credo anche che sia una questione più grande di noi, bisogna adattarsi. Speriamo che il Covid e tutte le spiacevoli situazioni che si porta dietro possano finire quanto prima. In quel momento mi sentivo molto bene, giocavo un buon tennis: fermarsi in quel modo non è certo stato quanto di meglio potesse succedere per il mio tennis. Anche fisicamente è stato un fattore e credo che non mi abbia aiutato. Quando sono rientrato in campo non ero più nella condizione di prima. Ma ripeto: noi giocatori di tennis dobbiamo sempre riuscire ad adattarci a ogni situazione, quindi la prossima volta cercherò di farlo meglio”.

"Voglio di più, punto a una semifinale"

Matteo Berrettini è diventato il primo giocatore italiano ad aver centrato gli ottavi di finale in tutti e quattro gli Slam: “Ne vado molto fiero, sono orgoglioso del mio team. Sono contento ma di certo non voglio fermarmi qui. Sono ancora giovane. E se penso a quando ho cominciato e mi riguardo indietro, con tutti gli infortuni patiti e i momenti difficili vissuti, mi rendo conto che questo sport ti spinge a cercare sempre di migliorarti. Per questo adesso punto a una semifinale. Voglio giocare un grande Wimbledon”. A Londra Matteo ha come miglior risultato gli ottavi del 2019, quando venne eliminato da Roger Federer.