Vagnozzi: "Sinner? Dovrà avere un gioco più imprevedibile"

Tennis

Il nuovo coach di Jannik Sinner parla della sua nuova avventura e dei miglioramenti che proverà a portare nel gioco del tennista: "Mi sento pronto, altrimenti non sarei qua. Ho una grande responsabilità perché Jannik è un ragazzo di 20 anni su cui ci sono aspettative. Dovrà mettere nel suo bagaglio un gioco più imprevedibile. Ingressi nel team? Al momento non ce ne saranno"

Il nuovo coach di Jannik Sinner, Simone Vagnozzi, parla della sua nuova avventura come guida del tennista italiano: "Sono sette anni che faccio questo lavoro, le prime esperienze sono andate molto bene - dice - Se non mi sentissi pronto non sarei qua, so che è un ruolo di grande responsabilità perché stiamo parlando di un ragazzo che ha 20 anni ed è 10 del mondo e ci sono molte aspettative su di lui. Io mi sento pronto". Il neo allenatore di Sinner ha escluso altri ingressi all'interno del team che seguirà il giocatore: "In questo momento non entrerà nessun altro nel team ma questo non significa che poi non ci potranno essere dei confronti perché siamo qui per fare il bene del ragazzo".

"Bisogna concentrarsi sui miglioramenti"

Quanto al programma di lavoro da fare sul giocatore per migliorarne le qualità: "In questo momento l’obiettivo è concentrarsi, più che sul ranking, sui miglioramenti - spiega ancora - Lui ha vent’anni, abbiamo visto giocatori come Nadal, Federer o Djokovic che hanno continuato a migliorarsi nel tempo anche dopo i 30 anni. Lui deve inserire nel suo bagaglio delle imprevedibilità come le discese a rete o delle smorzate. Deve migliorare sicuramente il servizio. Nel momento in cui ti vai a scontrare con giocatori top come Nadal o Djokovic, il piano A ti funziona fino a un certo punto ma loro sono in grado di cambiarti le carte in tavola e tu a tua volta devi sapere fare lo stesso".