L'incredibile errore dell’arbitro in finale al World Padel Tour in Cile

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Alessandro Lupi

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Assurda svista arbitrale nella finale del World Padel Tour Chile Open: sul risultato di 6-4, 5-3, 30 pari, Honorio Garcia sbaglia la chiamata favorevole a Tapia-Coello (che non se ne accorgono) concedendo il punto agli avversari Lebron-Galan e non il match-point. L'errore dell'arbitro e la 'furbizia' di Galan provocano il blackout della prima coppia, che perde game e set ma la spunta nel decisivo terzo parziale. Ecco la ricostruzione di quanto è accaduto

Sbagliare si può, ci mancherebbe altro. Ma quello che è successo sul 5-3 30/30 nel secondo set della finale del World Padel Tour Chile Open lascia francamente perplessi. Con Agustin Tapia e Arturo Coello avanti di un set, Coello gioca uno schiaffo al volo molto rapido e profondo, onestamente molto vicino al fondo del campo, e Lebron non riesce a difendere. Palla buona per tutti i giocatori, al punto che non si rendono conto che l'arbitro, probabilmente involontariamente, annuncia il 30/40 e non il 40/30. È match point per tutti quindi e la conferma arriva dal fatidico "Juego, set y partido" annunciato dallo stesso arbitro dopo lo smash vincente di Tapia nel punto successivo. Ma qui accade l'impensabile, con Galàn che, mentre gli altri stanno per stringersi la mano a rete, sostiene di aver sentito il "30/40" pronunciato dall'arbitro e che quindi non si tratta di partita finita ma di 40/40, con conseguente punto de oro.

L'arbitro sbaglia, ma anche Galàn...

Morale della favola, il giudice di sedia ammette di aver annunciato il punteggio di 30/40 (ma senza specificare se per errore o per aver valutato fuori il colpo di Coello), si corregge e impone di giocare il punto de oro poi vinto da Lebron-Galan che andranno a vincere il set portando il match al terzo. Fortuna, o soprattutto bravura e grande tenuta mentale di Coello e Tapia, vuole che alla fine siano proprio questi due a vincere la partita per evitare il danno maggiore ma resta comunque una gestione della situazione non all'altezza di un evento di questo calibro. Cosa ci sarebbe piaciuto vedere? Un supervisor in campo che, comprendendo l'errore dell'arbitro, andasse a rivedere e riascoltare l'accaduto e perché no, forzasse la mano per riavvolgere il nastro e ripristinare il punteggio corretto. Cos'altro ci sarebbe piaciuto vedere? Una risposta volutamente in rete di Galàn sul punto de oro che consegnasse la meritata vittoria agli avversari (come riconosciuto in seguito dai n.1 del ranking sui social). Un'occasione persa quindi ma da ciò si può e si deve ripartire per evitare in futuro che un lapsus diventi più incisivo di uno smash o di una volèe.

La festa di Arturo Coello e Agustin Tapia al termine dell'assurda finale al World Padel Tour Chile Open - ©Ansa