ATP Rotterdam, Sinner: "Credo di più in me, conosco le mie armi"

l'intervista

Michela Curcio

Le parole di Jannik Sinner in vista dell'ATP 500 di Rotterdam, il primo torneo che giocherà da campione Slam, dopo lo storico trionfo agli Australian Open: "Sappiamo di dover migliorare per raggiungere altri obiettivi perché è aumentata l’attenzione intorno a noi. Però penso sia positivo per me"

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"Io e il mio team abbiamo lavorato per vincere uno Slam, ma non cambia nulla: sono lo stesso ragazzo di sempre". Concreto, garbato, determinato: Jannik Sinner si presenta così a Rotterdam, nel primo torneo che giocherà da campione Slam, avendo ancora negli occhi e nella mente lo storico trionfo agli Australian Open di fine gennaio. In Olanda, Jannik sarà testa di serie numero 1, con vista non soltanto sul titolo numero 12 in carriera, ma anche su un potenziale terzo posto in classifica che sarebbe il più alto di sempre mai raggiunto da un azzurro nell’Era Open. Per riuscirci, però, Jannik dovrà continuare a vincere, consapevole che gli altri non rimarranno a guardare. 

"Spero di vincere una medaglia alle Olimpiadi"

"Sappiamo di dover migliorare per raggiungere altri obiettivi perché è aumentata l’attenzione intorno a noi. Però penso sia positivo per me", spiega Jannik. Che guarda già ai prossimi Slam. "In Australia è andata molto bene, ma ne rimangono altri tre quest’anno e proveremo ad arrivare in fondo anche lì". Ambizione legittimata dalla maggiore consapevolezza di Sinner: "Mentalmente credo di più in me e so quali sono le armi che posso utilizzare. In più, fisicamente mi sento meglio e sono più pronto in campo".  E la stessa ambizione sarà il motore che guiderà Sinner anche verso un altro appuntamento fondamentale nel 2024: le Olimpiadi di Parigi. "Spero di vincere una medaglia, perché giocherò sia per me stesso, sia per l’Italia. Ci tengo molto", conclude Sinner. Che, però, per adesso incomincia da Rotterdam. O, per meglio dire, ricomincia da Rotterdam.