Sinner-Wada, cosa può succedere al Tas: la ricostruzione di Ubitennis

caso clostebol

Introduzione

Nel caso clostebol Sinner ha colpe o è stato in qualche modo negligente ? A dare una risposta a questa domanda sarà il TAS di Losanna dopo il ricorso della WADA contro l'assoluzione del n. 1 al mondo, stabilita dal Tribunale Indipendente. Di seguito la dettagliata ricostruzione di Vanni Gibertini per Ubitennis.com: la versione di Sinner e del suo team (ritenuta valido dall'ITIA), cosa gli contesterà la WADA e la possibile difesa dell'azzurro

ITIA SUL CASO SINNER: "SEGUITE LINEE GUIDA WADA"

Quello che devi sapere

Sinner-Wada, la partita al TAS

  • Si sposta al TAS di Losanna la "partita" di Jannik Sinner sul caso clostebol. Dopo il ricorso della WADA contro l'assoluzione dell'azzurro da parte dell'ITIA, sarà il tribunale d'arbitrato sportivo svizzero a prendere una decisione sul caso.

Cosa è il TAS

  • Il TAS (Tribunal Arbitral du Sport, noto anche come CAS "Court of Arbitration for Sport" in inglese) è stato fondato nel 1984 dal CIO e si è reso progressivamente indipendente, creando a partire dal 2016 una divisione specializzata per i casi di doping.
  • Ci si rivolge direttamente per richiedere un arbitrato o un appello, ma soltanto dopo che tutti gli altri tentativi di rimedio legale attraverso i fori competenti dei specifici sport siano risultati vani.

Cosa è il TAS

Come funziona l'udienza al TAS

  • Dopo la richiesta di appello al TAS (in questo caso fatta dalla WADA), le parti comunicano per iscritto fino all'udienza che si svolge davanti a tre arbitri, i quali possono essere selezionati tra quelli inclusi nella lista del TAS. Ognuna delle due parti coinvolte può scegliere un arbitro. Il collegio dei tre prescelti nominerà uno degli arbitri come presidente.
  • La decisione di un arbitrato viene solitamente comunicata qualche settimana dopo l'udienza, mentre nel caso di un appello viene resa nota il giorno stesso
  • La decisione del TAS è teoricamente appellabile al Tribunale Federale Svizzero, ma è molto raro che la decisione venga ribaltata se non per errori procedurali del collegio giudicante

Cosa chiede la WADA

  • La WADA non contesta la ricostruzione dei fatti fornita dal Team Sinner all'ITIA e accettata dai giudici, ma ritiene si debba riscontrare un grado di negligenza da parte dell'azzurro che ha portato alla contaminazione involontaria.
  • In base all'articolo 10.6.2. del Tennis Anti Doping Programme (TADP), la squalifica richiesta varia da un massimo di due anni a un minimo della metà in base al grado di colpa riscontrato dall'atleta.

Cosa chiede la WADA

La versione di Sinner

  • Sinner non era stato considerato negligente dall'ITIA in quanto le sue azioni precedenti ai test positivi (10 e 18 marzo) sono state giudicate sufficienti per creare una situazione all'interno del suo team che potesse ragionevolmente impedire una contaminazione volontaria.
  • Sinner ha assunto al suo servizio un team di professionisti sotto contratto con clausole che specificano il loro ruolo nella partecipazione al programma anti-doping. Responsabile di questa funzione era Umberto Ferrara che vanta anche una laurea in farmacia.

Perché la WADA lo ritiene negligente

  • La contaminazione è avvenuta attraverso una ferita sul dito dell'ex fisioterapista di Sinner, Giacomo Naldi
  • Subito dopo l’incidente che ha causato il taglio al mignolo sinistro del fisioterapista, Sinner ha interrogato Naldi sulla natura dell’infortunio e sull’utilizzo di farmaci per curare la ferita. Naldi avrebbe confermato a Sinner che nessun farmaco era stato usato per rimarginare la ferita, dal momento che l’interessamento di Ferrara e il suggerimento relativo al Trofodermin (il farmaco da banco in Italia che contiene il clostebol) sono arrivati dopo la domanda di Sinner.
  • Un comportamento ritenuto sufficiente a esonerare Sinner da colpe, ma la WADA non è dello stesso avviso e ritiene che Sinner avrebbe dovuto fare di più. 

Perché la WADA lo ritiene negligente

Cosa può contestare la WADA

  • Avendo avuto Naldi il dito fasciato per un periodo di tempo piuttosto lungo, la WADA potrebbe contestare a Sinner il fatto di non aver chiesto ulteriormente a Naldi, nel corso della convalscenza della ferita, se stesse utilizzando qualche farmaco per favorire la cicatrizzazione. 
  • Il fatto che l'interessamento di Sinner si sia limitato a una sola domanda potrebbe essere considerato un comportamento negligente da parte di Sinner. 

Il possesso di sostanze dopanti

  • La WADA, inoltre, potrebbe concentrarsi sulla presenza del Trofodermin (farmaco da banco in Italia, ma tra le sostanze proibite) all'interno della borsa delle medicine di Ferrara in California. 
  • Questo comportamento di Ferrara era avvenuto in violazione delle clausole del contratto che lo legava a Sinner? Oppure il possesso di sostanze proibite da parte di un membro dello staff durante una trasferta era permesso? 
  • In caso di seconda ipotesi, la WADA potrebbe argomentare che Sinner non avesse preso sufficienti precauzioni per non venire a contatto con sostanze proibite. Se invece il contratto tra Sinner e il suo team prevedeva una clausola che imponeva una "zona sterile" attorno all'atleta, l'attenzione della WADA si sposterebbe su come questa regola venisse fatta rispettare da Sinner

La possibile difesa di Sinner

  • Ipotizzando gli scenari descritti sopra, la ricostruzione di Ubitennis si sposta sulla possibile linea difensiva di Sinner: potrebbe essere chiamato a provare che le azioni di controllo o di prevenzione descritte dalla WADA sarebbero fisicamente impossibili da compiere, totalmente irragionevoli oppure avrebbero infranto qualche altra legge. 
  • Uno dei passaggi fondamentali della difesa di Sinner nel processo di primo grado è quello che ha visto la contaminazione involontaria provocata da un’interazione abbastanza confusa tra Ferrara e Naldi. È legittimo pensare che Sinner avrebbe dovuto interferire in uno scambio privato tra i suoi due collaboratori di cui probabilmente non sapeva nemmeno l’esistenza, con la giustificazione della protezione dei suoi legittimi interessi professionali?

La discrezionalità degli arbitri

  • La palla passa adesso al TAS, ma ci sono tanti elementi ignoti che lasciano ampio spazio alla discrezionalità degli arbitri che verranno chiamati a giudicare. Le valutazioni sulle iniziative di controllo che Sinner avrebbe potuto intraprendere spettano al collegio giudicante, ma sono molto soggettive e personali.

La mossa della WADA

  • L’iniziativa dell'agenzia antidoping mondiale potrebbe creare un precedente importante e ridefinire quali siano gli obblighi in capo a un atleta perchè possa definirsi senza colpa o negligenza in caso di assunzione accidentale di prodotti dopanti.

La replica dell'ITIA alla WADA

Con una nota pubblicata lo scorso 28 settembre, subito dopo l'annuncio dle ricorso da parte della WADA, l'International Tennis Integrity Agency sostiene che "il processo è stato condotto secondo le linee guida del Codice mondiale antidoping"