Santopadre: "Berrettini è un esempio, proprio come Sinner"

Il tennis italiano, mai come in questo momento, sta raggiungendo davvero livelli eccezionali… “Sì, l'abbiamo detto tante volte, è già da un po' che questi livelli vengono mantenuti, per cui dobbiamo essere contenti, c'è da gioire” A breve ci saranno gli US Open. Sarà lecito pensare di vedere ancora un’altra finale tra Sinner e Alcaraz, o ci saranno sorprese secondo te? “Credo che un po’ tutti noi ci aspettiamo l'ennesima sfida perché ci inizia ad appassionare sempre di più e poi, insomma, l'ultima è stata particolarmente felice perché a Wimbledon Jannik è riuscito a far suo il match. Io credo che loro siano effettivamente superiori agli altri giocatori. Però sappiamo benissimo che soprattutto Alcaraz ogni tanto lascia qualcosa. L'anno scorso è arrivato in finale Fritz, che comunque era in forma e ha imparato a giocare anche sopportando la pressione di casa. C'è Shelton, fresco del titolo della settimana scorsa a Toronto, per cui potrebbe esserci qualche sorpresa. Speriamo che avvenga dalla parte di Alcaraz e che magari possa spuntarla un italiano” Shelton è quello un po' più pericoloso al momento. Poi ovviamente l'altro americano Fritz, che arriva anche lui da un buon momento e dalla finale dell'anno scorso. Però tutto fa pensare che i due candidati ad arrivare in fondo allo US Open siano Sinner e Alcaraz… “Sappiamo anche che gli americani hanno imparato a giocare sempre di più e sotto pressione. Ricordiamoci qualche anno fa anche di Frances Tiafoe. Adesso è un po' sceso in classifica, però si era spinto fino in fondo. Per cui c'è sempre da stare un pochino attenti agli americani perché sono capaci di fare dei colpi grossi. Io credo che non si debba mai dare per finito Djokovic, perché sa come vincere ed è sempre un avversario da prendere con le molle: io lo metterei sempre tra i pericolosi. Siamo anche curiosi di vedere quello che accadrà nei prossimi giorni a Cincinnati, che è un buon banco di prova e una tappa di avvicinamento” La rivalità tra Sinner e Alcaraz ha già raggiunto i livelli delle grandi rivalità che hanno segnato la storia del tennis? “Noi italiani la viviamo in maniera molto sentita, per cui mi sento di dire che per noi italiani sia così. Però credo che ci sia ancora tanta strada da fare e mi auguro che possa essere effettivamente una di quelle rivalità che segneranno un'epoca del tennis, come quella tra Nadal, Federer e Djokovic. Sono due ragazzi che sanno stare bene in campo, due personalità completamente diverse e per questo ci sono tutti i presupposti affinché possa essere bella, sana e duratura. Noi ce lo auguriamo, a maggior ragione perché siamo italiani” Sonego a Cincinnati è stato sconfitto da Taylor Fritz, però i due set sono stati tiratissimi… “Ha fatto un ottimo match, già ci aveva perso a Indian Wells, sempre in un incontro molto tirato. Peccato, perché ha tenuto bene il campo, ma nei momenti un pochino più caldi Fritz è stato più bravo di lui. Le occasioni non sono mancate e quando è così si ha la consapevolezza di essere al livello di un top 5 come Fritz. Di certo c'è qualcosina da limare” Potremo rivedere ai suoi livelli Matteo Berrettini? “Me lo auguro fortemente perché siamo molto legati. Più che un augurio penso che sia anche una convinzione, perché l'altro giorno ci siamo sentiti. Lui è un bravo ragazzo e si è ricordato del compleanno del suo allenatore. Conosco le sue doti, il suo orgoglio nel voler riprendersi qualcosa che forse si merita e gli appartiene, così come questa Coppa Davis. Non è stato protagonista due anni fa di questa splendida vittoria, mentre l'anno scorso è stato uno degli artefici e sono molto contento di questo: non dimentichiamo che sia nella fase a Bologna, sia poi nelle fasi finali è stato un protagonista eccezionale. Mi auguro fortemente che possa tornare a calcare i campi nel modo in cui lo ha sempre fatto. Anche perché, come Sinner, credo che sia un bell'esempio per i nostri giovani”.

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Valentina Caruso