Introduzione
Jannik Sinner, al secondo turno del Masters 1000 di Parigi in programma mercoledì 29 ottobre, affronterà per la prima volta in carriera il belga Zizou Bergs. Classe 1999, il suo ingresso nel tennis professionistico non è stato semplice. Il 2025 si sta però rivelando l'anno migliore della carriera, con il best ranking raggiunto e un fresco quarto di finale nell'ultimo Masters 1000 a Shanghai. Chiamato Zizou per via del talento calcistico del padre, da anni si impegna per la diffusione del tennis in Burundi
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Quello che devi sapere
Bergs avversario di Sinner a Parigi
Al primo turno del Masters 1000 di Parigi, Zizou Bergs ha sconfitto in tre set l'americano Alex Michelsen (6-3, 2-6, 6-2) e ha centrato la qualificazione al secondo turno. Ora la prima partita in carriera contro Jannik Sinner, una sorta di regalo per il miglior anno mai disputato finora dal tennista belga di 26 anni. Bergs occupa la posizione numero 41 nel ranking ATP, il suo best ranking è il 39° posto raggiunto lo scorso 13 ottobre
La crescita nel 2025
Un avversario da non sottovalutare. Nell'ultimo Masters 1000 disputato prima di Parigi, a Shanghai, il classe 1999 si è spinto fino ai quarti di finale, eliminando Sebastian Korda, Casper Ruud, Francisco Cerundolo e Gabriel Diallo. C'è voluto Novak Djokovic (in foto) per fermarlo. Bergs non ha mai vinto ancora un titolo ATP, ma nel 2025 ha centrato le prime finali, a inizio stagione ad Auckland e poi sull'erba di s'-Hertogenbosch (sconfitto rispettivamente da Monfils e Diallo). Si è inoltre tolto la soddisfazione di battere i primi top 10: prima di Ruud in Cina, era stata la volta di Rublev a Miami
I primi anni difficili
Ha esordito già nel 2015 nel circuito ITF, aspettando però diversi anni per festeggiare i primi titoli. Nel 2021 è entrato nei primi 200 al mondo, per l'ingresso nella top 100 invece c'è voluto il 2024 grazie al terzo turno centrato al Roland Garros. Una maturazione più lenta rispetto ad alcuni coetanei, ma ora la sua traiettoria è in netta ascesa e Sinner è sicuramente un enorme banco di prova per verificare i progressi raggiunti. Lo scorso anno ha fatto tremare l'Italia nel Gruppo Mondiale in Coppa Davis, vincendo il suo singolare contro Cobolli nella sfida poi persa 2-1 dal Belgio
Chiamato Zizou in onore di Zidane
Giocatore dal servizio molto potente, Zizou è stato avvicinato al tennis sin da bambino. Eppure lo sport di famiglia era un altro: il padre è stato un calciatore amatoriale e, come raccontato da Bergs, era soprannominato "Zidane" nella sua squadra per via delle buone doti tecniche. Da qui la volontà di chiamare suo figlio "Zizou", ovvero con il soprannome del campione francese ex Juventus e Real Madrid. Un nome che gli permette di riscuotere molto sostegno dal pubblico nei tornei in Francia, chissà se succederà anche contro Sinner.
Le opere di beneficenza per l'Africa e durante la pandemia
Nel 2014, in occasione di un torneo ITF in Burundi, rimase molto toccato e colpito dalla situazione di povertà del Paese africano. Per questa ragione, coinvolgendo anche altri tennisti, ogni anno da quel momento invia pacchi di materiali e attrezzature per favorire e migliorare la pratica e la diffusione del tennis nello Stato. Inoltre, durante il periodo della pandemia di Covid-19, ha raccontato di aver fabbricato delle mascherine assieme a sua madre da distribuire alla popolazione più bisognosa