Volley, Guidetti: "Pronto a sfidare le italiane col mio Vakif. Tornare? Non si sa mai..."

Sedici anni e non sentirli. Giovanni Guidetti siede sulla panchina del Vakifbank di Istanbul per la diciassettesima stagione consecutiva: un’avventura cominciata nel 2008 che ha portato nella bacheca dell’allenatore italiano 7 scudetti, 6 Champions League, 6 Coppe di Turchia e 4 Mondiali per Club. “Non ci credo nemmeno io di essere a Istanbul da oltre 16 anni, qui ormai è casa, ho moglie, figlia e il Vakifbank che per me è come un secondo figlio. Per fortuna ogni tanto torno a casa, a Modena, e faccio il pieno di italiano e tortellini” racconta a Sky Sport. I Guidetti sono una dinastia della pallavolo italiana, iniziata con Adriano, il papà di Giovanni, giocatore e allenatore proprio a Modena. “Ancora oggi a pochi mesi dai 90 anni guarda le mie partite e critica: critiche costruttive eh, i suoi messaggi sono da anni una bella consuetudine”, prosegue. Consuetudine è anche la Champions League, competizione che Giovanni ha vinto sei volte e che conosce come le sue tasche: “Conegliano è la grande favorita” dice. “Quest’anno è impossibile trovarle un difetto: erano già forti l’anno scorso e nel roster hanno aggiunto il posto 4 più forte nella storia del volley, Gabi, che ho avuto l’onore di allenare qui a Istanbul. Per fortuna che hanno rimesso le Final Four, così altre tre squadre potranno godere del fatto di essere arrivate alle finali”. E il tuo Vakifbank, Giovanni, che ruolo reciterà in questa edizione di Champions? “Il nostro è il girone più equilibrato di tutta la Coppa, quindi è probabile che chi passerà come prima, Milano o noi, sarà l’ultima delle prime e dunque avrà un sorteggio complicato negli ottavi di finale. Quindi più che per il risultato in sé, questa partita sarà importante per noi per capire il nostro livello contro una delle squadre, Milano, più forti d’Europa. Il campionato italiano è il più difficile d’Europa, tutte le domeniche una big può perdere punti su ogni campo: qui in Turchia invece ci sono tre/quattro squadre forti e poi partite di livello più basso. Ecco perché il test con Milano ci dovrà dire chi è il Vakifbank di quest’anno”. A proposito di Italia, ti rivedremo prima o poi sulla panchina di una squadra italiana? “Chi lo sa, io non dico mai di no a niente o a nessuno a prescindere. Qui ad Istanbul sto molto bene, ma io sto molto bene dove posso fare pallavolo di alto livello e dove posso provare a vincere trofei”. E per quanto riguarda le nazionali, dopo le ultime esperienze con Turchia e Serbia? “Per ora l’idea è quella di prendermi un’estate di riposo e sistemare la mia anca che mi chiede tregua da un paio di anni. Quindi adesso ti dico che starò fermo, perché dopo 20 stagioni di doppio incarico , testa e corpo mi dicono di fermarmi. Però non si sa mai, a gennaio potrei anche cambiare idea…”. Parlando di nazionali, Giovanni, non possiamo non ricordare che giovedì tra il tuo Vakifbank e Milano vedremo in campo 5 campionesse olimpiche italiane protagoniste con l’Italia di Velasco del trionfo di Parigi… “Eh sì: Egonu, Orro, Danesi e Sylla con Milano, Caterina Bosetti con il mio Vakif. Gli abbonati di Sky godranno di un grande spettacolo, anche perché di giocatrici forti in campo ce ne saranno altre. Nella mia squadra c’è una russa giovane ma molto, molto forte che si chiama Markova, non ancora famosissima, ma che diventerà una grande campionessa. E poi tutte le giocatrici più forti della nazionale turca che ho la fortuna di allenare qui al Vakif”. E allora in bocca al lupo Giovanni e attenzione al telefono, perché papà Adriano ha il messaggio facile…

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Roberto Prini