Diamond League: Bolt vince nei 100 a Montecarlo, record Semenya

Atletica
Usain Bolt vince i 100 metri nell'ultimo meeting della carriera (Getty)

Sempre il giamaicano ad accendere gli entusiasmi della folla: al Louis II corre i 100 in 9"95 l'ultimo meeting della carriera. Ora proverà a vincere i Mondiali di Londra. Bene la Semenya negli 800 e Jager nelle siepi. Male la Trost e le due staffette 4x100

A Montecarlo per l'appuntamento della Diamond League, l'evento più atteso era sicuramente la gara dei 100 metri maschili con il tre volte campione olimpico Usain Bolt, al suo ultimo meeting della carriera. Il giamaicano per la prima volta nel 2017 è sceso sotto il muro dei 10 secondi e ha vinto lo gara chiudendo con il tempo di 9''95. Dietro Bolt, al secondo posto, è arrivato lo statunitense Young a soli tre centesimi di distacco dal giamaicano. Terzo il sudafricano Akani Simbine con il tempo di 10"02. Ora Bolt è atteso ai Mondiali di Londra che partiranno il prossimo 5 agosto: il vincitore di 11 medaglie d'oro ai Mondiali non gareggerà sui 200 metri, ma proverà a vincere i 100 e la staffetta 4x100.

Un 400 epico: finale al fotofinish

Grande gara nel "giro di pista" grazie al testa a testa, conclusosi con il classico tuffo fra le fotocellule, tra Van Niekerk che ha vinto con un imponente 43"73 (peraltro record del meeting, cancellando il 43"96 di Michael Johnson risalente al 1998), lasciando a una manciata di centesimi (43”84) il rappresentante del Botswana Isaac Makwala. Come al solito il "miglio metrico" se lo aggiudica uno specialista: vince il keniano, argento ai mondiali di Pechino 2015, Elijah Motonei Manangoni, classe 1993, centrando la miglior prestazione mondiale 2017 (3’28''80), davanti al connazionale Timothy Cheruiyot (3’29”10) e all'astro norvegese Ingebrigtsen (3’32”48).

Semenya da record, Jager super tra le siepi

Record nazionale, miglior prestazione mondiale 2017, record del meeting e della Diamond League. Tutto questo realizzato da Caster Semenya nel doppio giro di pista. La sudafricana ha concluso la sua prova in 1'55"27 davanti alla burundiana Francine Niyonsaba (1'55"47 record nazionale) e alla statunitense Ajee Wilson (1'55"61 anche lei al primato nazionale). Grande sorpresa nei 3.000 siepi con il 28enne statunitense Evan Jager capace di precedere i kenyani con il tempo di 8'01"29, miglior prestazione mondiale dell'anno. Tre salti (1.90, 1,94, 1,97) bastano a Mariya Lasitskene per portare a casa l’ennesima vittoria.

Male la Trost e la 4x100 femminile

Per la Trost due salti (1.80 e 1.85) e poi tre nulli a quota 1.90, mentre le altre volano a quote decisamente superiori. Le ragazze della 4x100 (Siragusa, Hooper, Bongiorni, Alloh) non riescono a far meglio di 43"30, terze, precedute dagli Usa red (42"34) e Usa blues (43"07). Il 42"70 che garantiva il pass per l’Inghilterra è lontano. Deludenti i colleghi Infantino, Desalu, Cattaneo e Polanco: quarti in 39"08, alle spalle di un’ottima Cina (38"19). Anche per loro il biglietto per i Mondiali resta irraggiungibile.