Grande prova dell'azzurro sulla Streif di Kitzbuehel, al ritorno dopo la caduta di Santa Caterina: chiude al secondo posto, alle spalle dell'austriaco Mayer. Terzo lo svizzero Feuz. Sesto Paris, settimo Fill
Italia ancora sul podio nella Coppa del mondo di sci. L'azzurro Christof Innerhofer è arrivato secondo nel SuperG di Kitzbuehel chiudendo in 1.11.34. Vince l'austriaco Matthias Mayer in 1.11.25. Terzo lo svizzero Beate Feuz in 1.11.69. Per l'Italia ci sono poi Dominik Paris sesto in 1.12.04 e Peter Fill settimo in 1.12.09. Per Innerhofer si tratta del 14esimo podio in carriera e il 19esimo per l'Italia in questa stagione.
La regina delle gare - La Streif è LA GARA. La Coppa del mondo le gira intorno. Perché questo è un evento nell’evento che ha un valore unico. E’ Kitzbuhel. Vincere qui è come laurearsi con lode ad Harvard e Innerhofer per la prima volta in carriera c’è andato davvero vicino. Quando ha tagliato il traguardo era il più veloce sceso fino a quel momento e nella sua esplosione di gioia c’era la consapevolezza di aver fatto bene.
Il volo d'angelo - L’interpretazione del super gigante di Innerhofer è stata quasi perfetta, con un errore all’inizio che ha fatto temere una caduta: è riuscito a condurre la curva in equilibrio sullo sci interno, con quello esterno in aria con un’apertura di 90°, una sorta di volo d’angelo dal quale ha recuperato senza scomporsi per poi affrontare in scorrevolezza – che è in realtà il suo tallone d’Achille – le parti pianeggianti e con estrema sicurezza le parti tecniche.
La conferma - Innerhofer ha commesso solo un’altra sbavatura, prima di lanciarsi nella diagonale finale dell’Hausbergkante e puntare in picchiata a quasi 140 km orari verso il traguardo. Sceso lui si aspettavano i big, ma hanno fatto tutti degli errori. Solo Matthias Mayer, il rivale che già all’Olimpiade di Sochi gli soffiò l’oro in discesa per 6 centesimi, è riuscito a essere più veloce. Innerhofer è felice comunque, perché dopo la caduta di Santa Caterina il ginocchio gli faceva ancora molto male. È partito dopo una puntura di antidolorifico. Questo risultato è la conferma che ci voleva e l’ha avuta sia dalla regina delle piste sia dall’abbraccio affettuoso di Paris, unico italiano finora a vincere il SuperG di Kitzbuhel.
Il segreto di Innerhofer - Le dichiarazioni di Christof Innerhofer dopo il secondo posto conquistato a Kitzbuehel: "Ero arrivato a questa stagione avendo in buon parte finalmente superato i dolori alla schiena che ciclicamente avevo da anni. Soprattutto in discesa non mi ero mai sentito così a posto anche perchè mi ero allenato molto in gigante, disciplina fondamentale per sciare in maniera attiva che ormai è l'unica vincente. Non vedevo l'ora che arrivassero proprio le discese che mi piacciono, quelle dure come a Santa Caterina e poi Wengen e Kitzbuehel. Ma a Santa Caterina per il maltempo hanno annullato la discesa e poi nella combinata mi sono preso una gran botta al ginocchio e al polpaccio sinistro. Mi è andata bene, non mi sono rotto niente: avevo molto dolore ma speravo di riprendermi comunque presto. Infine un commento su quale sia il segreto che gli permette di essere ancora competitivo: "Adrenalina in partenza e voglia di essere il migliore".