Scintille con Conte, Diego Costa non convocato
Premier LeagueDopo il caos di ottobre, un nuovo screzio tra i due. E il nome dell'attaccante non è fra i convocati per la gara col Leicester. Ufficialmente ha mal di schiena. In tarda serata parole distensive del giocatore spagnolo su Instagram: "Come on Chelsea!!!"
Odi et amo, come in uno dei più bei carmina della storia della letteratura latina. Sulla scia di Catullo ci sono loro, Diego Costa e Antonio Conte: ruggiscono, scalciano, urlano; ma, alla fine, non possono fare a meno uno dell’altro. Se l’italiano istiga, lo spagnolo risponde. Senza filtri. Il rapporto tra i due è così: odio e amore. Uno punge per motivare, l’altro segna e mostra i muscoli. Troppo uguali per convivere? Forse, ma finché regna la tolleranza sono una meraviglia. Quando non succede, invece…
Un nuovo ‘caso’ - Tra caratteri forti, si sa, non sempre le cose vanno a gonfie vele. Dopo un ottobre di fuoco, infatti, Conte e Costa ci sono ricascati. Una litigata furiosa: “Vai via! Vai a curarti 'sto mal di schiena che è meglio”, ha urlato Antonio al suo attaccante durante un allenamento. Poi, a poche ore dal derby italiano con Ranieri, la sorpresa: il nome di Diego Costa non c'è fra i convocati per la gara col Leicester. Motivazione ufficiale: "mal di schiena". Il mal di schiena ce l’ha, per davvero. Ma diciamo che, in momenti diversi, magari sarebbe stato convocato almeno per la panchina.
La tentazione cinese - Nei giorni scorsi Diego Costa si è informato - attraverso intermediari - sulla possibilità di lasciare Londra. Il fatto è che a lui è stata fatta un’offerta di 35 milioni all’anno dalla Cina e questo ultimamente l’ha un po’, diciamo così, distratto. Un'instabilità che ora ha raggiunto i massimi livelli. Al Chelsea, ad livelli alti, c’è grande nervosismo: vogliono far passare qualche giorno per poi capire se c'è un’offerta anche per il club oppure se è tutto un gioco al rialzo del giocatore per farsi aumentare lo stipendio. Perché Costa si è innervosito anche per il fatto di non essere il calciatore più pagato del Chelsea. Dato da non sottovalutare: Costa è nato poverissimo e con quei soldi metterebbe a posto un bel po’ di parenti per tutta la vita. Parenti che lo chiamano più volte al giorno chiedendogli cosa faccia ancora a Londra.
Ancora voi - Costa-Conte è un ritornello che, a scadenza fissa, si ripete. Tutto era iniziato a ottobre, quando i due erano sono venuti a confronto per la prima volta, durante la partita (guarda caso) contro il Leicester (prossimo avversario di campionato): 2-0 per il Chelsea ma Conte, scuro in volto, continuava a prendersela con il 19 per l’atteggiamento in campo. Il risultato? Gesti plateali e… “Basta mister, cambio”. Non concesso, ovviamente. Uguale: tensione alle stelle. Animi poi raffreddati, anche grazie - forse - a una bella birra ghiacciata, come quella che lo spagnolo aveva bevuto nello spogliatoio dopo la gara col WBA. “Aiuta la reidratazione… purché sia una sola”, aveva poi glissato l’italiano.
Indivisibili - Nel rapporto caotico, però, anche spazio per parole al miele. Come quelle che Costa ha pronunciato a inizio del 2017: “Conte non è solo un allenatore, ma una persona con cui puoi parlare e discutere. Con noi è sempre tranquillo, per questo la gente lo ama”. Frasi dolci, che hanno giusto anticipato la nuova tempesta. L’ennesimo strappo di un duo che già si candida a coppia della stagione, soprattutto se il Chelsea dovesse continuare nella sua incredibile marcia. E pace se con qualche screzio. Perchè, in fondo, si sa: non possono fare a meno uno dell’altro.
Una cura vincente, però... - In realtà il metodo Conte, nonostante qualche incidente di percorso, si è rivelato l'unico in grado di gestire il carattere di fuoco del suo centravanti. Un modo "diabolico" per risvegliare la belva sopita. Una belva, però, che sembra assetata di soldi più che di gol. Anche se, in serata, ha voluto spegnere la polemica con un post su instagram: "Come on Chelsea!!!💙".