Argentina, Bauza: "Non chiamo Icardi. Ma Fazio..."

Mondiali
Edgardo Bauza insieme agli argentini dell'Inter (foto dalla pagina Facebook del Botinero)

Il CT della Seleccion chiude ancora una volta le porte all'attaccante dell'Inter: "Ci siamo parlati, sa quello che penso. Posso comunque convocarlo in qualsiasi momento". Spiragli, invece, per il difensore della Roma: "Non escludo di chiamarlo"

“Per adesso non convoco Icardi, ma può succedere in qualsiasi momento". Edgardo Bauza, CT dell’Argentina, chiude ancora una volta le porte della nazionale all’attaccante nerazzurro. Dal 2013 - data della prima e ultima convocazione - Maurito non viene chiamato dall'Albiceleste e a poco sembra essere servita la visita di qualche settimana fa del commissario tecnico ad Appiano Gentile: “Sono stato a Milano da lui e abbiamo parlato di calcio - ha detto a una tv argentina - Gli ho detto quello che penso”. Per le gare contro Cile e Bolivia, valide per il girone di qualificazione a Russia 2018, dunque, Icardi non ci sarà. Come già successo a ottobre, dunque, dovrebbero essere presenti nella lista della Seleccion Pratto e Alario, centravanti rispettivamente di San Paolo e River Plate.

Speranza per Fazio - "Comincio a dubitare che la nazionale mi chiami: sono stato regolarmente tra i titolari a Siviglia, riconosciuto in Spagna, mi sento in forma, mi piacerebbe avere almeno una chance, ma da quando c’è Sabella questa chance non è mai arrivata”. Così Federico Fazio, difensore della Roma, e tra i migliori dell’intera Serie A, aveva parlato in settimana. Punzecchiando, forse, la curiosità dello stesso Bauza, che è subito intervenuto a ricucire le speranze di convocazione per il ‘Comandante’: “Non escludo di chiamare Federico Fazio, possibile che lo convochi contro Cile e Bolivia”, ha rivelato. L’allusione a una possibile scelta a favore dei colori italiani ha risvegliato immediatamente l’animo del CT, che ora sembra deciso a dargli una chance, dopo che il centrale giallorosso aveva ammesso di essere dispiaciuto per non aver avuto l’opportunità di dimostrare il suo valore. "Ci sono molte partite, eliminatorie, amichevoli, mondiali - aveva ammesso - forse però uno vuole avere il suo gruppo ben formato. Anche se se stai facendo le cose per bene un premio, insomma fa sempre piacere ricevere un riconoscimento al lavoro che stai facendo”. Riconoscimento che, ora, potrebbe arrivare.