Spalletti: "Mercato? Mi fido della società"

Serie A
Luciano Spalletti, allenatore della Roma. Il suo bis in giallorosso iniziato esattamente un anno fa, il 14 gennaio 2016 (getty)

L'allenatore giallorosso verso l'Udinese: "Sarà più facile di Genova, ma Delneri sa come metterci in difficoltà". Poche novità dal mercato: "Massara sta lavorando, ma la squadra che abbiamo è già forte. Musonda? Lo seguiamo, ma non sarà lui a farci vincere"

La Roma riparte dall’Udinese. L’1-0 sul campo del Genoa dello scorso weekend ha certificato la crescita dei giallorossi, che ora hanno l’obiettivo di dare continuità alle prestazioni. Domenica un’altra gara in trasferta, sul difficile campo del Nuovo Friuli, dove l’Inter ha rischiato grosso nell’ultima giornata. Un’altra sfida complicata, della quale Luciano Spalletti ha parla in questi termini.  

Punto infortunati - “Perotti non ci sarà ha risentimento al soleo sinistro. Out resta solo Florenzi, che aspettiamo a braccia aperte. Sarebbe il nostro grande rinforzo. Gli altri sono tutti a disposizione”, ha detto Spalletti.

Ritorno - Dopo un’andata ottima (soprattutto nell’ultimo periodo, dove può ancora migliorare la Roma? “Noi abbiamo sempre detto di aver fatto cose ottime in funzione dello spettacolo e dei gol, i numeri confermano. Abbiamo detto che a volte ricadiamo in quell’abbassare il rendimento, sbagliando nei momenti dove c’è bisogno di fare gioco sporco. Con quello che si è visto in quest’ultimo periodo andiamo a dare forza anche a quegli atteggiamenti: la squadra ha percepito e acquisito quegli atteggiamenti di ‘sostanza’. Sono segnali importanti, infatti a Genova abbiamo vinto e lo abbiamo fatto con merito. Siamo sulla strada giusta”.

Due trasferte - Settimana scorsa Genova, domenica Udine: “Le abbiamo preparate allo stesso modo, sono partite insidiose in cui dobbiamo mettere quelle qualità di cui abbiamo parlato. La differenza è che a Genova c’è quell’ambiente lì che ti crea difficoltà, a Udine forse sarà più facile giocare, ma i giocatori sono forti e l’allenatore è bravo ed esperto. A Udine è facile evidenziare una libera personalità per i calciatori, cosa che è più complicato fare in ambienti più caldi”.

Pinzi - L’ex giocatore dell’Udinese ha definito simpaticamente Spalletti un pazzo. “Mi ha dato una mano quindi (ride). È per questo che ci capivamo al volo. Pinzi è stato un professionista eccezionale per me, rivedo in quella squadra molto della mia Roma attuale. Lui era un calciatore con cui avevo un contatto bellissimo, ho potuto metterlo a giocare da tutte le parte. Lui si è sempre messo a disposizione. Poi in quella squadra c’erano degli uomini veri, come in questa Roma: giocatori come Muzzi, Giannichedda, Fiore, Sottil, Sensini. Una squadra bellissima, andavano sempre al di la delle loro possibilità”.

Su Delneri - Sfida tra doppi ex: “Gigi è un allenatore forte, perchè l’ha sempre messa sulla battaglia e sulla velocità. Pochi tatticismi, difesa alta a rischio anche di soffrire le scelte tattiche. Ha grande coerenza, anche ora ti toglie il fiato e ti stuzzica dall’inizio saltandoti poi addosso. Ricordo la partita col Verona dell’ultima stagione: ci avevano messo in grande difficoltà. È uno dei grandi del nostro calcio”.

Mercato - “È un tema attuale e caldo, so questo è lo spazio giusto. Da parte mia diventa facile, ritorno a essere coerente: ho detto che per me poteva non esserci questo mercato, perchè ho scelto questa squadra e la considero già forte. Bisogna lasciarla esprimere in qualche elemento, ho portato anche Frattesi e Tumminello da subito con noi. Alberto De Rossi ci da giocatori pronti da inserire in prima squadra. Dobbiamo dare tempo ai ragazzi, come successo con Emerson. Io non chiedo nulla alla società, ho sposato la causa quando mi hanno chiamato e mi ci sono buttato con tutto l’amore e l’affetto per questi colori. Si lavora su quelli che abbiamo a disposizione, sperando di poter far crescere anche Gerson, che ha potenzialità. Ci sarà un periodo in cui sarà dura, ma avendo una squadra tosta non penso di avere più problemi del dovuto. Anche se dei problemi ci saranno: avremo 11 partite in 40 giorni. Ma nutro grande fiducia”.

Musonda-Feghouli - “Io mi fido dei miei giocatori, non ho bisogno di sostituire nessuno a patto che ci sia uno sforzo da parte loro. Se so che la mia società è disponibile a mettere tutto ciò che ha a disposizione e cerca le soluzione per sopperire alle difficoltà che avremo, sto con loro sempre. Feghouli e Musonda sono sì tra i nomi, sono due soluzioni. è chiaro che ci vuole tempo, Massara e lo staff stanno lavorando, comunque mi baso su quelli che ho a disposizione. Sono loro la nostra soluzione, non il mercato. Poi l’aspetto dei tifosi e le attese ci sono, ma non so se sia una cosa giusta o meno. Non mi aspetto un Musonda che venga qui e ci faccia vincere le partite. Juve? hanno a disposizione qualche giocatori in più di noi, che fa la differenza se non siamo bravissimi in determinate situazioni.