Serie A, Regoliamoci: moviola della 32^ giornata

Serie A

Nel derby graziato Locatelli nel recupero: il suo fallo era da rosso. Un gol in fuorigioco per parte in Fiorentina-Empoli. La Lazio chiede due rigori nella partita contro il Genoa: c'era quello per l'intervento di Burdisso su Parolo, nel 2° tempo invece nel contatto Laxalt-Keita a trattenere l'avversario è il senegalese 

INTER-MILAN

Questione recupero a parte, Orsato dirige col consueto piglio e inventa l'ammonizione col timer: dopo la fine del primo tempo risponde alle proteste di Icardi - i due si ritrovavano dopo la bufera e la squalifica post Juve-Inter - con un minaccioso conteggio fino a 5. Al quattro arriva Handanovic e porta via il capitano interista, che si lamentava per una decisione peraltro corretta dell'arbitro: Romagnoli aveva commesso un fallo tattico reso inefficace dalla concessione del vantaggio e quindi il giallo - reclamato da Icardi - era stato scontato.

Per il resto, da segnalare il leggerissimo fuorigioco di Candreva in occasione del vantaggio dell'Inter: l'esterno nerazzurro sul lancio di Gagliardini scatta con il ginocchio destro appena oltre quello sinistro di De Sciglio, ma non si può nemmeno parlare di errore dell'assistente.

Nel secondo tempo sul 2-0 qualche protesta di Deulofeu ma fa bene Orsato a lasciar proseguire: l'intervento in area di D'Ambrosio è un onesto corpo a corpo senza alcun fallo.

Non c'è gioco pericoloso di Romagnoli sul gol che avvia la rimonta del Milan: il piede del difensore rossonero finisce vicino alla testa di Miranda ma è quest'ultimo ad abbassarsi e a cercare un intervento tardivo, il milanista è in anticipo.

Capitolo cartellini: Kucka viene punito col giallo per simulazione da Orsato che un attimo prima era stato colpito dal pallone: giusta la sanzione, ma non è chiaro perché Orsato faccia prima il gesto del fallo di mano e perché non alzi il braccio per indicare punizione indiretta.

Va di lusso a Locatelli nel finale: il calcione di frustrazione a Nagatomo senza alcuna possibilità di prendere il pallone era da cartellino rosso.

PESCARA-JUVENTUS

All'inizio del secondo tempo Di Bello risparmia il secondo cartellino giallo prima a Muntari, che azzoppa Dybala con un fallo da ammonizione in sé ma anche per l'aspetto tattico, e poi a Coulibaly che entra in ritardo su Mandzukic colpendolo dopo che il croato ha scaricato il pallone, anche se in questo caso l'omissione è meno vistosa.

Nel finale cade in area della Juve Benali contrastato da Asamoah ma più che una vera e propria trattenuta quello dello juventino sembra un semplice braccio appoggiato sulla spalla dell'avversario.

ROMA-ATALANTA

La Roma pareggia all'inizio del secondo tempo con Dzeko: da rivedere la posizione del bosniaco che approfitta di una sponda di testa di Salah. L'attaccante infatti è proprio sul filo del fuorigioco, forse con la spalla appena oltre la linea del pallone e del penultimo difensore che sembrano coincidere. Si parla comunque di millimetri.

GENOA-LAZIO

A metà del primo tempo sull'1-0 per il Genoa protesta a lungo la Lazio per un presunto rigore su Parolo. Burdisso lo trattiene con un braccio e forse lo tocca anche con la gamba sinistra, tra l'altro con chiara occasione da gol e quindi eventualmente da rosso. Maresca lascia proseguire e ammonisce Parolo per proteste.

Il rigore del pareggio arriva poi sempre con Burdisso protagonista stavolta con un fallo di mano su tiro da fuori area di Felipe Anderson. Il difensore va col corpo a opporsi al tiro e anche se il braccio non è particolarmente largo la decisione di Maresca è condivisibile.

All'inizio del secondo tempo la Lazio chiede un altro rigore per fallo di Laxalt su Keita, segue accenno di rissa in campo e allontanamento di Inzaghi per proteste, ma dal replay si vede che in realtà il primo a commettere fallo trattenendo per la maglia l'avversario è lo stesso Keita.

Curiosità: dopo Inzaghi anche Juric viene allontanato per intemperanze in panchina: i due allenatori finiscono osservando insieme la partita.

FIORENTINA-EMPOLI

Sullo 0-0 manca un rigore per la Fiorentina: su un cross di Saponara Buchel infatti va a contrastare l'avversario con il braccio molto alto e intercetta il pallone. L'arbitro Mazzoleni però evidentemente non vede, né lo aiutano i suoi collaboratori.

Brutto pomeriggio per l'assistente Schenone: sono irregolari sia il gol del vantaggio dell'Empoli - c'è un fuoriogioco di Thiam al momento del passaggio di El Kaddouri - che quello del pareggio della Fiorentina: prima della rete di Tello infatti c'è fuorigioco anche di Borja Valero sul passaggio di Ilicic.

Sembra invece giusto il rigore con cui l'Empoli vince la partita: Borja Valero tocca Pucciarelli sul piede proprio mentre l'attaccante sta concludendo a rete: da notare che in un primo momento Mazzoleni sembra voler lasciar correre, poi invece indica il dischetto.

TORINO-CROTONE

Generoso il rigore con cui passa in vantaggio il Torino: Doveri lo concede per fallo di Ceccherini su Belotti, ma è più che altro Belotti stesso ad allargare la gamba andando a colpire quella dell'avversario.

Episodio curioso nel finale del primo tempo: mentra Carlao è a terra i giocatori si dissetano e Maxi Lopez ne approffitta per annaffiare Doveri. Le immagini non mostrano la reazione dell'arbitro che però sembra stare al gioco.

PALERMO-BOLOGNA

Non fa una piega nemmeno a Palermo l'addizionale Mariani quando sugli sviluppi di un calcio d'angolo Di Francesco lo travolge mandandolo a terra.

Alla mezz'ora del primo tempo il Bologna rimane in 10: Banti lascia proseguire su un contatto tra Bruno Enrique e Pulgar, che incrociando l'arbitro evidentemente si lascia sfuggire qualche parola di troppo: gioco interrotto ed espulsione diretta.

SASSUOLO-SAMPDORIA

A stretta norma di regolamento il gol del vantaggio della Samp si può anche ritenere buono: Schick infatti usa le mani per proteggersi il volto dal violento tiro di Silvestre.

Ma la deviazione è talmente vistosa e decisiva che normalmente in caso di gol si sanziona.

Nel finale del primo tempo sullo 0-1 il Sassuolo protesta per un altro mani, stavolta in area della Samp: ma non è chiaro se Praet tocchi il pallone col petto o col braccio, che in ogni caso cerca di ritrarre.

NAPOLI-UDINESE

Al limite della regolarità l'intervento in scivolata di Mertens su Badu da cui nasce l'azione del secondo gol del Napoli segnato da Allan. Il belga entra sul pallone ma prende un po' troppo anche l'avversario, si poteva fischiare.

Regolare la posizione di Insigne al momento del lancio di Hamsik da cui nasce l'azione che - dopo il colpo di tacco dello stesso Insigne e il tentativo di Mertens - porta al gol del 3-0 di Callejon.