Genoa, Preziosi: "Squadra in ritiro finché non si salva"

Serie A
Enrico Preziosi, presidente del Genoa (Getty)
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"Ho spiegato con i miei modi che non vedranno le loro famiglie - ha detto il presidente - da domani la squadra resta unita e quando finisce la partita con l’Inter scende in Sicilia. Sarà così finché non vinceranno la gara che ci serve per salvarci"

Il Genoa di Ivan Juric ha ripreso quest’oggi ad allenarsi in vista del prossimo impegno in programma contro l’Inter. I rossoblù hanno iniziato l’allenamento sotto gli occhi del presidente Preziosi, che ha raggiunto il centro sportivo di Pegli soprattutto per dare una scossa all’intero ambiente in vista di questo finale di stagione ora più complicato che mai. Così il numero uno rossoblù ha parlato ai giornalisti presenti: "Le cose che ho detto alla squadra le tengo per me perché sono cose da spogliatoio. Contro il Chievo Juric aveva preparato bene la partita ma i giocatori hanno abbassato la concentrazione troppo presto. I tifosi devono capire che siamo fragili, non possono interrompere la gara con i petardi ma la sconfitta non è dipesa principalmente da quel comportamento, però ha contribuito e non poco. Non ci fa bene veder scoppiare otto-nove bombe, certe cose accadono sono in Italia".

Ritiro fino a salvezza raggiunta

"I tifosi devono capire che la squadra non è in un buon momento, se vogliono bene ai loro colori li devono proteggere. A me possono dire cosa vogliono, ma devono sostenere la squadra e non interrompere partite delicate come queste soprattutto quando siamo in vantaggio. La colpa è solo mia, me la prendo ma ovviamente la squadra non deve comportarsi come se niente fosse successo. Ho spiegato con i miei modi che non vedranno le loro famiglie, da domani vanno in ritiro e quando finisce la partita con l’Inter scenderanno in Sicilia in ritiro finché non vinceranno la partita che ci serve per salvarci. Altrimenti stanno qui fino al 28 giugno. Quando si è in una situazione del genere, la situazione psicologica influisce molto".

"Se i giocatori sono uomini si tireranno fuori da questa situazione"

"Non voglio colpevolizzare nessuno, però quel comportamento non serve. Io credo che se noi avessimo fatto il secondo gol avremmo vinto, siamo in difficoltà e lo abbiamo dimostrato in più occasioni. Se questi giocatori sono uomini si tireranno fuori. Il mercato? Quando sei in difficoltà non puoi dare spazio ai giovani, un ragazzo che arriva dalla B non può affrontare un caos del genere. In caso di retrocessione il danno sarebbe di 60-70 milioni, la gente deve parlare conoscendo la situazione. Il fatto del paracadute mi fa ridere, noi abbiamo 50-60 milioni di spese… Solo chi è in malafede fa questi ragionamenti. Io voglio vivere di fatti concreti, i giocatori hanno le capacità di venire fuori da questa situazione e me lo dimostrino. Quando accadono queste cose c’è solo un responsabile e sono io".