Roma-PSG, finisce 1-1: ai rigori decide Marquinhos

Serie A
Il rigore decisivo segnato da Marquinhos (fonte Getty)

L'ex difensore giallorosso sblocca la partita nel primo tempo, poi Sadiq pareggia nella ripresa. La sfida si decide ai calci di rigore: fatale per la Roma l'errore di Gerson, il PSG vince con il gol decisivo di Marquinhos

Prima sfida della International Champions Cup, con la Roma che sfida il Paris Saint Germain al Comerica Park di Detroit. Partita che finisce in parità, 1-1 al termine dei 90 minuti regolamentari. Poi è il PSG a vincere ai rigori, grazie al gol decisivo dell'ex Marquinhos. E' il primo vero test per i giallorossi, con Eusebio Di Francesco che può contare anche sui calciatori arrivati in ritardo a causa degli impegni delle nazionali. Gonalons guida il centrocampo supportato da Pellegrini e Sotrootman, Iturbe e Perotti giocano ai lati di Dzeko. In difesa titolare Hector Moreno con Bruno Peres, Manolas e Juan Jesus. Partenza lenta, poi al 12' il primo tentativo è di Bruno Peres, che risolve un'azione confusa con un tiro che non inquadra lo specchio della porta. Il PSG ci prova soprattutto con Jesè, ma per ben due volte è bravo Manolas a chiuderlo. Al 25' pericolosa la Roma: cross tagliato di Pellegrini, con Dzeko e Manolas che mancano di poco la deviazione vincente. Un minuto dopo è Perotti a mettere in crisi la difesa francese con le sue finte, con Kurzawa che per poco non inganna il suo portiere Areola per anticipare Dzeko. Al 35', però, è il Paris Saint Germain a passare in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, la Roma non riesce ad uscire ed è Marquinhos a trovare la deviazione giusta a pochi passi da Alisson. I giallorossi reagiscono con una conclusione di Perotti che si perde a lato, ma il primo tempo finisce 1-0 per il PSG.

Roma-Psg
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Sadiq pareggia, si va ai rigori

La Roma inizia in attacco il secondo tempo, al 58' Dani Alves travolge Perotti in area ma viene graziato dall'arbitro. Due minuti dopo arriva però il pareggio giallorosso: grande assist di Gerson per Sadiq, che batte Areola con il sinistro. Al 65' la Roma sfiora addirittura il sorpasso, con una grande punizione di De Rossi che Areola devia in angolo con un grande intervento. Al 75' la grande occasione capita invece sul sinistro di Matuidi, che calcia alto a pochi passi da Alisson. Storia che si ripete anche all'86', con il centrocampista che non riesce a sfruttare un assist di Barnede. All'89' l'ultima emozione, con un bel tiro di Guedes che sfiora la porta difesa da Alisson.

 

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Ai rigori decide Marquinhos

La sfida tra Roma e Paris Saint Germain si decide quindi ai calci di rigore, dopo l'1-1 dei tempi regolamentari. Apre Lucas e risponde Bruno Peres, poi segnano Nkunku e Nainggolan. Callegari segna anche per il PSG, Gerson sbaglia per la Roma. Vantaggio francese difeso con il gol di Edoauard, De Rossi rimanda tutto all'ultima serie. Al quinto rigore per il PSG decide Marquinhos, che batte Alisson regalando la vittoria agli uomini di Emery.  

IL TABELLINO

ROMA (4-3-3): Alisson; Peres, Manolas (46' Castan), Jesus (83' Seck), Moreno (46' Fazio); Pellegrini (46' Gerson), Gonalons (62' De Rossi), Strootman (46' Nainggolan); Iturbe (46' Tumminello), Džeko (46' Sadiq), Perotti (62' Antonucci). A disp.: Lobont, Romagnoli, Skorupski, Nura. All. Eusebio Di Francesco

PARIS SAINT-GERMAIN (4-2-3-1): Areola; Dani Alves (69' Guedes), Thiago Silva (46' Kimpembe), Marquinhos, Kurzawa (69' Yuri); Motta (69' Callegari), Rabiot (46' Matuidi); Lucas Moura, Pastore (69' Nkunku), Lo Celso (81' Edouard), Jesé (81' Bernede). A disp.: Trapp. All. Unai Emery

RETI: 35' Marquinhos (P), 60' Sadiq (R).

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Di Francesco: "Contento per la prestazione"

Queste le dichiarazioni al termine della partita di Eusebio Di Francesco: "Le mie consegne sono state rispettate - ha dichiarato l'allenatore giallorosso - anche se i tanti giocatori arrivati nell’ultimo periodo, al di là della condizione, devono ricercare di più quello che chiedo. La volontà però è stata tanta. La cosa che mi è piaciuta più di tutte è che la squadra è stata corta e, nonostante le difficoltà, quando poteva si è schierata anche molto alta. C’è stata qualche lettura sbagliata, ma nel secondo tempo potevamo andare in vantaggio, al di là del rigore nettissimo che non ci è stato fischiato. Il risultato ci sta, in generale però la partita è stata equilibrata, sono contento di questa prestazione. Differenze col PSG? Mancavano a entrambe le squadre diversi giocatori. Ho fatto giocare ragazzi fuori ruolo, come Tumminello, per esigenze, e lui ha assolto i suoi compiti alla grande. Sono soddisfatto dei giovani, ma non dimentichiamo che mancano tanti elementi a questa squadra. Per questo, ancor di più, sono soddisfatto di questa prestazione".

"Bene Gonalons. Moreno? Non era nelle migliori condizioni"

Sui nuovi acquisti: "Gonalons si è messo al servizio della squadra. Ovviamente ancora non ha la brillantezza e la conoscenza dei meccanismi di squadra. Ha dimostrato grande disponibilità nei confronti dei compagni. Potrebbe far meglio a livello tecnico, come tutti: c’è stanchezza e le gambe non rispondono come vorrebbero i ragazzi, rientra tutto tra la normalità. Ha dimostrato una grande presenza in mezzo al campo. Lui e De Rossi saranno grandi antagonisti, ma per noi è un vantaggio perché avrò la possibilità di poter scegliere chi è nelle migliori condizioni a seconda delle sfide che ci presenteranno. Sono molto contento di Maxime, molto. Moreno? Il gol di Marquinhos è stato casuale, ci sono stati tre o quattro rimpalli: non colpevolizzerei un calciatore in particolare, non condivido. Ha giocato in un ruolo che solitamente ha ricoperto in anche in passato (terzino sinistro, ndr), ma noi lo abbiamo preso per fare il centrale. In quel ruolo al momento non ho tante scelte a sinistra ho alternato lui e Jesus. Sono contento, è stato disciplinato, magari non ha spinto come avrei voluto. Non era nelle miglior condizioni, però, ma nonostante il fastidio che aveva si è messo a disposizione e ha voluto giocare ugualmente. Voglio dire una cosa: non dobbiamo essere frettolosi, c’è tanta strada davanti a noi, ci sono solo tre giorni di allenamento. Io non ho ancora visto niente ancora delle mie idee. Una cosa ho notato, però, ho visto tanta voglia di osare, di lavorare nella metà campo avversaria, stare alti, rimanere corti. Questo per me è un bel passo in avanti, ma c’è ancora tanto da lavorare".