La partita tra Cavaliers e Thunder sarà visibile in streaming su skysport.it con commento in italiano. Appuntamento per la palla a due delle 21:30!
Un grande regalo per tutti gli appassionati di basket a stelle e strisce: alle 21:30 qui sul sito di Sky Sport trasmetteremo in streaming con commento in italiano la partita tra Cleveland Cavaliers e Oklahoma City Thunder, tradizionale appuntamento con gli #NBASundays che hanno contrassegnato tutta la regular season. Un'occasione unica per vedere all'opera Russell Westbrook contro Kyrie Irving, ma anche LeBron James e i Cleveland Cavaliers in cerca di riscatto, dopo sei sconfitte nelle ultime nove partite disputate e le polemiche tra “King James” e la sua dirigenza. Procede invece spedita la marcia dei Thunder, che sulle spalle del loro playmaker hanno vinto le ultime tre partite in fila (solo Miami meglio di loro) e contano di continuare la scalata alla Western Conference anche senza l'infortunato Enes Kanter. Una sfida da non perdere, qui su skysport.it!
La situazione in casa Cavs – La vittoria con i Brooklyn Nets di due sere fa ha messo solo un piccolo cerotto a un momento di certo non positivo per i campioni in carica. LeBron James si è pubblicamente lamentato della mancanza di un playmaker di riserva per allungare la rotazione della squadra – e, più in generale, del “braccio corto” del proprietario Dan Gilbert, che in realtà starebbe spendendo più di chiunque altro in NBA –, ma l’attacco è solo una parte del problema dei Cavs. Nelle ultime dieci gare i ragazzi di Tyronn Lue hanno perso sei volte, ma se nella metà campo offensiva sono scesi di colpi (107.4 punti segnati su 100 possessi, due in meno rispetto alla regular season per il 15° posto generale), è la difesa che dovrebbe davvero preoccupare il Re. Nelle ultime dieci gare i Cavs sono stati la 26^ difesa della NBA con 111.6 punti concessi su 100 possessi, peggio addirittura dei Los Angeles Lakers e meglio solo di Nets, Suns, Kings e Bucks. Una mancanza di impegno che non è sfuggita alla dirigenza, che attraverso il GM David Griffin ha lanciato un sibillino “in campo ho visto molta compiacenza”, accusando implicitamente che il titolo conquistato nello scorso giugno abbia dato alla squadra la scusa per difendere con meno intensità. Coach Lue ha provato a gettare acqua sul fuoco facendo sapere di non apprezzare il clima che si è creato attorno alla squadra (“Lo odio, sono solamente distrazioni, dovremmo concentrarci solo sulla pallacanestro”), ma è chiaro che solamente il campo possa riportare un po’ di calma nello spogliatoio, sia che arrivi o che non arrivi il “f*****o playmaker” richiesto da James.
Il braccio di Kanter e l'utilizzo di Westbrook – Più tranquilla la situazione in casa OKC, e non potrebbe essere altrimenti visto che le polemiche non fanno parte della cultura della franchigia, decisamente di estrazione “spursiana”. Nemmeno il modo assurdo in cui si è fatto male Enes Kanter nella partita coi Dallas Mavericks ha avuto strascichi particolari: dopo essersi procurato una frattura all’avambraccio prendendo a pugni una sedia in panchina per la frustrazione, il centro turco si è scusato con la squadra per il suo errore. “È molto triste sentire di aver deluso i tuoi compagni e i tuoi allenatori con una cosa del genere”, ha dichiarato Kanter, che si sottoporrà a un controllo tra quattro settimane ma potrebbe rimanere fuori anche per due mesi. Senza il terzo miglior marcatore di squadra e leader della panchina, i Thunder dovranno fare ancora più affidamento su Russell Westbrook, che non solo è ancora sopra la tripla doppia di media (31 punti, 10.6 rimbalzi e 10.2 assist) ma soprattutto è al 38.4% di Usage in stagione, il che significa che “usa” quasi il 40% dei possessi di squadra mentre è in campo, una quota che solamente Kobe Bryant nel 2005-06 è riuscito a superare nella storia (38.7%).
Accoppiamenti – La presenza di Westbrook è ovviamente l’inizio e la fine di qualsiasi partita lo coinvolga: fermando lui, gli avversari hanno più di una chance di vincere la partita; ma quando è in una serata “sì” è in grado di vincere le gare anche da solo, aiutato da una difesa sempre nella top-10 della lega (ottava su base stagionale, settima nelle ultime 10 partite). Nel roster di Cleveland è difficile trovare un giocatore in grado di rallentarlo: forse solo Iman Shumpert dalla panchina ci può provare, visto che la sua presenza nel roster è prevista proprio per avversari perimetrali del genere, un compito che Kyrie Irving non è in grado di assolvere. Allo stesso modo, i Thunder hanno sempre subito tantissimo la presenza di LeBron James anche quando c’era Kevin Durant a marcarlo, figuriamoci ora. Andre Roberson è un grande specialista difensivo, ma non ha la stazza per contrastare James spalle a canestro e anche Kevin Love dovrebbe avere la meglio contro un rookie come Domantas Sabonis a inizio partita, quando i Cavs lo cercano con più continuità. Interessante anche osservare come funzionerà Cleveland all’ingresso in campo di Kyle Korver: finora i Cavs hanno concesso 11.2 punti agli avversari su 100 possessi nei 224 minuti con l’ex Atlanta sul parquet. Sicuramente troppo pochi per dare un giudizio assoluto, ma abbastanza per rendere ancora più interessante una partita che si annuncia ricca di spunti.