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NBA, la resa di Boston: -44. Cavs sul 2-0 con 30 punti di LeBron James

NBA

Cleveland distrugge i Celtics 130-86, ipotecando la serie con i 30 punti di un LeBron James che chiude con il plus/minus più alto (+46) della sua intera carriera. Celtics nella storia dalla parte sbagliata: è record negativo NBA il -41 incassato alla fine del primo tempo 

Dopo una gara-1 vinta 117-104 in trasferta, LeBron James aveva detto che avrebbe potuto far meglio. L’ha fatto. Gara-2 , sempre al TD Garden di Boston, si chiude con una sconfitta umiliante 130-86 per padroni di casa dei Celtics, letteralmente distrutti da “King” James e compagni, giunti alla loro 13^ vittoria consecutiva nei playoff (da sotto 1-3 durante le scorse Finals fino al 10-0 di questa postseason, per eguagliare il record dei Lakers del 1988-89), in una gara condotta dal primo secondo fino all’ultimo. Il -44 incassato da Boston va a libri come la peggior sconfitta di una testa di serie n°1 ai playoff nella storia della NBA, così come il margine più alto mai fatto registrare da una squadra in una partita di finale di conference a Est. Dei 130 punti segnati da Cleveland (record di franchigia nei playoff) 30 arrivano da LeBron James, che ci aggiunge anche 7 assist, 4 rimbalzi, 4 recuperi e 3 stoppate nella solita prestazione totale che annichilisce ogni tentativo fatto dagli avversari per contenerlo. Per il n°23 dei Cavs una serata speciale anche dal punto di vista personale: escluso dalla lista dei tre finalisti per il premio di MVP (James Harden, Russell Westbrook, Kawhi Leonard i candidati, per la prima volta dal 2008 giù dal podio del premio più importante dell’anno nonostante massimi in carriera per rimbalzi, assist e percentuale al tiro da tre), James si è tolto lo sfizio di far registrare il suo plus/minus più alto di sempre (+46) in qualsiasi gara mai disputata, di stagione regolare o di playoff. Non solo: “Il prescelto” ha superato anche Michael Jordan al secondo posto per numero di recuperi nei playoff ed è diventato il primo giocatore dai tempi di Kareem Abdul-Jabbar nel 1970 a segnare 30 o più punti in 8 gare consecutive nella stessa edizione dei playoff. Grazie a una serata che lo ha visto tirare 12/18 dal campo, James ha trascinato Cleveland sul 2-0 nella serie (entrambe vittorie esterne): con questo vantaggio LeBron non ha mai perso una serie di playoff in carriera (20 su 20). 

Senza storia fin dall’inizio, finita già a metà

Partiti con un 9-2 di parziale, i Cavs hanno superato l’iniziale reazione dei Celtics guidata dai 6 punti di Gerald Green (in quintetto al posto di Amir Johnson) e sull’11-10 hanno infilato un altro break da 12-0 infliggendo ai padroni di casa il primo colpo significativo. Al resto ci ha pensato un primo tempo chiusa con il 59.1% dal campo e il 45.5% (10/22) da tre punti, con 16 canestri assistiti e un dominio assoluto anche a rimbalzo (+10, 27-17), costringendo l’attacco di Boston a un misero 11/41 al tiro con solo 3/14 da tre punti. All’intervallo il vantaggio di Cleveland è di 41 punti (72-31), valido per un nuovo primato NBA che infrange il precedente record stabilito dai Detroit Pistons sugli Washington Bullets in una gara-2 di primo turno del 1978 (+40, 76-36). Sotto i colpi di Kyrie Irving (8/11 dal campo per 23 punti), Kevin Love (21 punti e 12 rimbalzi) e di una panchina da 40 punti complessivi, il vantaggio degli ospiti tocca anche il +50 nel secondo tempo, prima che coach Tyronn Lue richiami in panchina James e gli altri titolari in una partita ormai senza più molto senso. Boston ha nel rookie Jaylen Brown il miglior giocatore di serata, capace di 19 punti con 7/10 al tiro dalla panchina, ma vede il proprio leader Isaiah Thomas restare in campo solo 18 minuti prima di uscire per via di un problema all’anca destra e chiudere la serata con soli 2 punti, senza canestri dal campo (0/6 al tiro). La serie ora si sposta a Cleveland sul parquet dei campioni NBA in carica per gara-3, prevista nella notte tra domenica e lunedì.