"Al via le Paralimpiadi. Per favore, nessun pietismo"

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Un momento della cerimonia di apertura dei XIII Giochi Paralimpici
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Francesca Porcellato, portabandiera dell'Italia, parla della XIII edizione dei Giochi dedicati agli atleti diversamente abili: "I giornali ne parlano poco e con un atteggiamento sbagliato". Si gareggia fino al 17 settembre

Al bando il pietismo - Al via la XIII edizione dei Giochi Paralimpici. La Cerimonia di Apertura, che culminerà con l'ingresso della fiaccola al National Stadium di Pechino e l'accensione del braciere paralimpico, darà il via ufficiale alle gare che fino al 17 settembre terranno impegnati gli atleti migliori di tutto il mondo. Una festa inedita tutta da scoprire, con momenti che si preannunciano davvero emozionanti. Protagonisti, sempre i disabili che animeranno con le loro performance artistiche-musicali la serata di Pechino e accoglieranno gli oltre 4.000 atleti suddivisi in 150 squadre partecipanti.

Portabandiera - Cosa sono le Paralimpiadi? Lo spiega con poche ma decise parole Francesca Porcellato (atletica leggera), portabandiere per l'Italia  "..i giornali non ne parlano e quando lo fanno spesso si lasciano andare al pietismo". Non bisogna aggiungere altro.

La nostra squadra - Sono oltre 4.000 gli atleti che parteciperanno a questa edizione. Provengono da 150 Paesi. La Cina scende in campo con 332 atleti. Gli Azzurri, che ad Atene vinsero 19 medaglie (4 d'oro), sono 84.

La cerimonia - "Questi Giochi rappresentano la piu' grande manifestazione paralimpica di tutti i tempi e di certo passeranno alla storia". A due settimane dalla chiusura della grande rassegna a cinque cerchi, Pechino è dunque pronta a ospitare la XIII edizione e a dare ufficialmente il via è stato il presidente del comitato paralimpico internazionale, Sir Philip Craven che, assieme al Presidente cinese Hu Jintao, ha ricordato l'impegno di tutta la Cina nel preparare l'appuntamento e accogliere gli atleti.

La fiaccola olimpica - Subito dopo l'inno ufficiale, l'arrivo della fiaccola olimpica nel "Nido D'Uccello", tornato ad aprirsi dopo aver ospitato le imprese olimpiche dell'atletica, e' stato il momento piu' emozionante della cerimonia di apertura. Passata tra le mani di sei atleti cinesi la fiaccola e' arrivata a quelle dell'ultimo tedoforo, Hou Bin, amputato ad una gamba e campione nel salto in alto alle Paralimpiadi di Barcellona 1992. Anche lui e' salito in alto, proprio come aveva fatto Ni Ling, ultimo tedoforo dei Giochi di Pechino, per accendere l'enorme fiamma che ha fatto luce sui novantamila spettatori che hanno affollato lo stadio della capitale cinese.

Una grande festa - Luci, suoni e colori che hanno richiamato l'armonia e la grazia, sono stati il tema centrale della cerimonia, rimandando al simbolo dei giochi paralimpici: tre gocce che rappresentano corpo, spirito e mente. Prima dell'arrivo della torcia gli atleti hanno pronunciato il giuramento: "Per uno sport senza doping, nel pieno spirito della famiglia, per la gloria e l'onore di tutte le nostre squadre".