Pellegrini: "Un film con Tinto Brass? Non se ne parla"

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Medaglia d'oro e record del mondo nei 200 stile libero per Federica Pellegrini a Beijing 2008
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L'INTERVISTA. La campionessa olimpica, terza nei 200sl all'EA7 di Milano, ringrazia il regista hard e guarda ai mondiali di Roma: ''Ci tengo a vincere in casa. Inizierò a nuotare anche gli 800 che non mi piacciono, ma nessuna rivalità con la Filippi''

di LUIGI VACCARIELLO

Meno giunonica di quello che le immagini televisive lascerebbero pensare, viso da ragazzina - d’altra parte ha solo vent’anni - ma personalità da campionessa navigata. E’ cosi che si presenta, all’incontro con i giornalisti che la attendevano dopo la sua esibizione nei 200 stile alla seconda edizione della EA 7 swimming Cup che si è tenuta all’Harbour club di Milano, la campionessa olimpica Federica Pellegrini. Prima di iniziare, a dimostrazione della fama di cannibale che si porta dietro, sotto gli occhi attenti del suo manager (Marco Del Checcolo, ndr) che non la molla un secondo, Fede precisa: “Sono appena tornata dalle vacanze, due settimane in Sudafrica e 10 giorni alle Seychelles e avevo un po’ paura di fare una figuraccia, invece è andata meglio di quanto potessi pensare, spero almeno di avervi fatto ridere…”. La Pellegrini, giunta terza (2’05’’13) alle spalle dell’inglese Miley e dell’ungherese Verrastzo, è una di quelle persone che vogliono vincere anche se giocano a biliardino, ma la sua gara, quella che contava, non l’ha sbagliata. L’ha vinta, con tanto di primato del mondo (1’54’’82), lo scorso 13 agosto nel Water Cube di Pechino. Ora ha in mente solo i Mondiali di Roma del prossimo anno, la città che l’ha adottata dal punto di vista sportivo (è tesserata con l’Aniene), e l’obiettivo è sempre lo stesso: vincere e ancora vincere. Un messaggino a Tinto Brass: “Grazie per i complimenti, ma i suoi film non fanno per me”; e un altro per la sua rivale fuori e dentro dalla vasca, Laure Manaudou: “Sono sicura che ritornerà ai suoi livelli”.

Allora Federica come è cambiata la tua vita da quel mattino cinese?
“Non tanto, il battesimo da questo punto di vista l’avevo avuto già dopo i giochi di Atene (argento nei 200sl, ndr), del 2004. Anche se devo ammettere che sono pronta a fare nuove esperienze. Sono rientrata da poco in Italia. Sono stata due settimane in Sudafrica e dieci giorni alle Seychelles. Quando sono arrivata a Mirano (il suo paese natale in provincia di Verona, ndr) ho avuto un’accoglienza stupenda, ma soprattutto ho beneficiato dell’affetto dei miei genitori. Per me è molto importante”.

Come stai vivendo la gestione del tuo successo? Si è fatto vivo anche Tinto Brass…
“Posso dirvi quello che farò da qui al 1º ottobre, quando tornerò ad allenarmi, ma del dopo nulla. Mi hanno fatto molto piacere i complimenti di Tinto Brass, ma non sono ancora pronta per un film con lui”.

Quindi non chiudi le porte ad un futuro da “lolita”?
"La mia voleva essere una risposta diplomatica. No, no. La porta è chiusa”.

Milano è la città che ti ha ospitato nel tuo peggior periodo, quello coinciso con gli allenamenti alla DDS di Settimo Milanese, ci torni volentieri?
“La DDS non c’entra con il mio periodo di crisi. Ero giovane ed a chiunque può capitare un momento difficile. Torno volentieri a Milano”.

Cosa ti senti di dire alla Federazione dopo le ultime polemiche?
“Ci riuniremo e vedremo. Di sicuro che ascoltino di più gli atleti”.

La tua grande rivale Laure Manaudou sta vivendo un periodo di crisi nera. Pensi che ne uscirà?
“Si riprenderà certamente, anche se non ho seguito bene la questione e non so se abbia o meno voglia di smettere. La mia sensazione è che tornerà ai suoi livelli”.

Quali sono i tuoi piani futuri?
“Ritorno a nuotare il 1º ottobre. Non so ancora come mi preparerò di preciso. L’obiettivo stagionale sono i Mondiali. Farò un salto agli Europei in vasca corta, ma la testa è solo a Roma: voglio vincere in casa”.

Sei la primatista del mondo dei 200 e dei 400 stile libero, ma quale distanza senti più tua?
“Sento molto di più miei i 200. Da Atene è questa la mia gara. Ma tranquilli i 400 continueremo a farli”.

Quindi sarebbe più facile vederti gareggiare nei 100 che negli 800?
“Ecco, con questa domanda tocchi una piccola diatriba tra me e il mio tecnico (Alberto Castagnetti che è anche il ct azzurro, ndr). Lui vuole che quest’anno faccia anche gli 800. Li farò, ma a me non piacciono, non li sento miei. Ora però, per favore, non scrivere che inizia una nuova rivalità con Alessia (Filippi, argento negli 800sl a Pechino)”.

E se poi ti piacciono?
“Non mi piacciono, ma mi fido ciecamente di Alberto (Castagnetti, ndr). Poi nella vita si può sempre cambiare idea, vedremo”.

Un pensierino a qualche altro stile non l’hai fatto?
“Forse giocheremo sui 200 misti, ma non andrò oltre qualche meeting. Il 2009 è l’anno dei Mondiali in casa. Si nuota a Roma, la città che mi ha adottato, e ci tengo fare bene”.

A proposito, in quale stile te la cavi peggio?
“Senza dubbio la rana. Negli altri tre mi difendo bene, ma a rana non mi muovo proprio...”.