Bolelli non ci sta: "Ho solo chiesto di saltare una partita"

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Il tennista bolognese reputa ingiusta la sua esclusione dalla nazionale a tempo indeterminato: "La Federtennis non mi ha capito, cercavo un po' di collaborazione, ma non ho mai rifiutato di vestire la maglia azzurra"

"Rispetto la maglia azzurra ed ho sempre giocato con il cuore. Ho chiesto solo di saltare una partita tutto qua". Simone Bolelli, in collegamento telefonico con Sky Sport 24, torna sulla vicenda che ha portato alla rottura con la Federtennis. Secondo la federazione, il giocatore ha rifiutato la convocazione per la sfida di coppa Davis contro la Lettonia. Da qui,  la decisione annunciata ieri di escluderlo dalla nazionale a tempo indeterminato. Bolelli spiega la sua versione dei fatti: "Due settimane prima della sfida con la Lettonia ho informato Barazzutti e Palmieri che  preferivo continuare la stagione sul veloce e saltare la Lettonia per  giocare a Bangkok e Tokyo.

La scelta l'ho presa io insieme al mio allenatore e allo staff: ho chiesto solo di non essere convocato per questo incontro, come è stato fatto in passato per altri giocatori. Poi quando ho visto che ero nella lista dei convocati sono rimasto sorpreso. Ho chiesto collaborazione da parte loro, che con rammarico non c'è stata - sottolinea Bolelli - . Ci vorrebbe più equilibrio nelle scelte. Non è giusto nei miei confronti. Ho chiesto solo di saltare una partita, non volevo fare polemiche e creare tutta questa confusione. Purtroppo non c'è stata collaborazione e la gente ora  pensa che ho rifiutato la convocazione. Non è così e nella mia lettera ho solo scritto come stanno le cose".