Contador lascia (l'Astana), Bettini cerca il tris Mondiale

Altri Sport
Alberto Contador non le manda a dire
contador_vuelta

Mentre il vincitore di Giro, Tour e Vuelta lancia un messaggio anti-Armstrong, l'azzurro si prepara alla corsa in linea di domenica: ''Stare davanti al momento opportuno, chiudere su ogni fuga, non lasciare nulla di intentato'''

"Se non avrò garanzie che la squadra corre per me, me ne andrò. Di offerte ne ho tante". Ufficializzato il ritorno alle corse di Lance Armstrong con l'Astana, Alberto Contador lancia un messaggio chiaro alla squadra di Johan Bruyneel. "L'annuncio di Armstrong non mi ha sorpreso- ha detto il vincitore della Vuelta di Spagna al quotidiano Marca- sapevo che sarebbe tornato e questo, per il momento, non modifica la mia situazione. La squadra mi ha garantito che il leader continuerò a essere io, ma bisognerà vedere come si svilupperanno le cose. C'è da tenere conto degli obiettivi di Armstrong e se Bruyneel vuole puntare su di lui per il Tour de France del 2009. Sia chiaro che se la situazione non mi soddisfa, me ne andrò. Tutti conoscono il carattere di Lance, il suo carisma: non voglio che il suo arrivo ostacoli i miei obiettivi sportivi". Sarà tra l'altro il Giro della California, corsa in programma dal 14 al 22 febbraio 2009, il secondo impegno agonistico di Lance Armstrong, che tornerà alle gare al Tour Down Under (18-25 gennaio). Lo ha detto da Las Vegas lo stesso ciclista texano, che non ha dato ulteriori indicazioni sul calendario dei suoi impegni. Per ora si sa solo che farà il Tour de France (4-26 luglio), corsa vinta sette volte di fila tra il 1999 e il 2005.

Ma è tempo di Mondiale, a Varese, e dopo l'oro nella crono Under 23 dell'azzurro Malori, domenica tocca a Paolo Bettini. Che ha le idee chiare. Stare davanti al momento opportuno, chiudere su ogni fuga, non lasciare nulla di intentato. Ecco le tre mosse per entrare nella storia. Bettini lo sa bene perché di Mondiali ne ha già vinti due di fila: in una corsa iridata serve un po' di tutto e a due giorni dalla gara di Varese il campione toscano racconta le proprie sensazioni. "Sono pronto, mi sento in forma, meglio anche di un anno fa a Stoccarda. Chi ha le gambe può azzardare tutto, ma con Freire nei paraggi, state sicuri che bisognerà fare i conti soprattutto con lui". Quindi, le tre regole per centrare un tris storico: "Stare davanti al momento opportuno, chiudere su ogni fuga, non lasciare nulla di intentato".

Bettini sa bene che, oltre alle proprie forze, potrà contare su quelle di una Nazionale che si stringerà tutta attorno a lui. "Mi dà tranquillità questa Nazionale - afferma il Grillo -. So quello che possono dare i miei compagni. Sono stato gregario di Bartoli, conosco i sacrifici che si fanno per il capitano e a Pechino l'ho dimostrato quando Davide Rebellin (argento olimpico, ndr) ha avuto giustamente la sua chance. L'importante è che si chiuda la giornata con la coscienza a posto. La vittoria è una variabile".