Sessantotto & Sport, quando Hines scese sotto i 10'' nei 100

Altri Sport
Dick Fosbury e il suo sorprendente salto all'indietro
fosbury

LA MEMORIA. Non solo Pantere Nere: le Olimpiadi dell'anno più caldo e turbolento del Dopoguerra regalarono prestazioni straordinarie a 2.268 metri d'altitudine. Come il primo 9"95 elettronico o l'8.95 nel lungo con Bob Beamon

Rivoluzione e repressione. Diritti civili e innovazione. Principi e sangue: il 1968 fu l'anno che scosse ed esaltò il mondo, quello dell'assassinio di Martin Luther King in aprile a Memphis. Poi quello di Bob Kennedy, subito dopo la vittoria alle primarie della California. Infine i carri armati russi a Praga insanguinarono la primavera politica, quella delle riforme contro il regime. E' la stagione delle lotte studentesche, del maggio parigino, delle contestazioni in Italia. 68: anno olimpico, quando in Messico gli studenti manifestarono in piazza Tre Culture contro le spese troppo esose del governo per i Giochi, la Polizia sparò: 250 i morti, 26 quelli dichiarati.

Questo il tragico prologo di un'Olimpiade a dir poco rivoluzionaria. Quella della prima donna ad accendere il tripode, dei pugni alzati per rivendicare gli eterni soprusi subiti dal popolo nero. Fu l'Olimpiade dei salti infiniti nell'aria rarefatta. Delle prestazioni straordinarie, a 2.268 metri d'altitudine. Come l'8.95 nel lungo firmato da Bob Beamon. O come l'impresa di Dick Fosbury, il suo salto, quello del Gambero: oro e record . Non si tornò mai più indietro.

E il 14 ottobre del 1968, a Città del Messico, il primo uomo riuscì a scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri. Jim Hines, 9"95 registrati da un inedito cronometro elettronico per la prima finale olimpica tutta di colore. Per quindici anni nessuno riuscì a battere il suo record eccezionale. Nato nell'Arkansas Hines era stato scoperto mentre si allenava in un campo d'atletica e spinto alla corsa. Alla fine lo chiamarono i Miami Dolphins, per farlo giocare a football. Non partecipò neppure ad una partita.