C'era una volta il buio, ecco la biografia di Fragomeni
Altri SportValerio Esposti ha scritto l'incredibile storia del pugile neocampione del mondo dei massimi leggeri Wbc. Una carriera di sacrifici, sofferenze e lutti fino alla gioia del 24 ottobre, la nottata della conquista del titolo. In uscita a gennaio
Venerdì 24 ottobre Giacobbe Fragomeni ha vinto il titolo Mondiale Wbc della categoria Massimi Leggeri, sconfiggendo il ceco Rudolf Kraj al Palalido di Milano. Il pugile milanese, in forza alla Opi2000, ha raggiunto un traguardo a cui ambiva da anni; la conquista del Mondiale corona una carriera di sacrifici e sofferenze. Aveva iniziato a boxare quando aveva 21 anni, per lasciarsi alle spalle un’esistenza drammatica: un'adolescenza segnata da una famiglia allo sbando, con un padre padrone. Nel problematico quartiere Stadera di Milano (dove tutt'ora vive) troppo presto, da ragazzino, la droga era diventata la sua perfida compagna. La sorella morì per overdose; lui sfiorò il suicidio. Poi perse entrambi i genitori. L'incontro casuale con la boxe gli cambia la vita; chiude definitivamente con il suo passato, nei Dilettanti vince titoli e campionati a livello internazionale. Nei professionisti, nonostante un gravissimo infortunio diventa un campione e l'icona vivente del riscatto per un quartiere di periferia.
Oggi c’è un uomo di 39 anni che può dire: “C’era una volta il buio”. E’ anche il titolo del libro che Valerio Esposti ha scritto sull’incredibile storia di Fragomeni. Nella biografia autorizzata l’autore ripercorre le tappe fondamentali di un percorso, umano e sportivo, che hanno sancito l’esito di quella che si potrebbe definire “una favola dei nostri giorni”.
“Questo progetto è l’epilogo di quasi tre anni di lavoro. Nel tempo gli incontri, le interviste, i colloqui con il protagonista hanno trovato un filo conduttore: Giacobbe racconta la sua carriera da pugile, e porta alla luce molti particolari drammatici che hanno riguardato la sua vita. Ne esce uno spaccato crudo, duro, che mette in risalto l’evoluzione che ha trasformato un ragazzo allo sbando in un uomo. Rivelare ciò che è stato rappresenta una scelta consapevole: si tratta del suo passato, che non esiste più. C’era una volta il buio vuole essere un inno alla meritocrazia: con le proprie forze un uomo è arrivato lontano. Perché ha creduto nei propri mezzi, ha voluto e saputo conquistare gli obiettivi che si era posto. Ringrazio l’editore (Limina Edizioni) perché ha capito e condiviso il progetto”. L’uscita di “C’era una volta il buio” è prevista per gennaio 2009.