Un'altra vittoria, la Granbassi dona la maschera al Dalai
Altri SportL'olimpionica azzurra del fioretto realizza il suo sogno regalando al capo spirituale dei tibetani il casco protettivo usato ai Giochi di Pechino nei quali ha conquistato due bronzi. "Penso sia stata la cosa più emozionante che mi sia mai successa"
Margherita Granbassi, due medaglie di bronzo alle Olimpiadi di Pechino nel fioretto, ha realizzato a Praga il suo sogno: ha incontrato il Dalai Lama nel lussuoso albergo di proprietà italiana Boscolo Carlo IV, nel centro della città, e gli ha regalato la sua maschera protettiva. Il capo spirituale dei tibetani ha a sua volta regalato una sciarpa bianca all'atleta italiana che si è commossa.
"Penso sia stata la cosa più emozionante che mi sia mai successa", ha detto la Granbassi con le lacrime agli occhi dopo il suo auspicato incontro con il capo spirituale dei tibetani. "L'emozione è nata prima, nel momento in cui ho saputo che nel suo programma fitto di impegni è riuscito a trovare questo piccolo grande spazio per me", ha detto la fiorettista italiana, aggiungendo che era "emozionatissima appena ho potuto avvicinarmi".
In realtà, ha proseguito, "sono timorosa, non sapevo cosa dire, come reagire, i gesti che avrei dovuto fare, ma lui mi ha messo completamente a mio agio", ha detto ricordado la calorosa stretta della mano, "il suo sorriso aperto e lo sguardo diretto negli occhi". L'atleta ha spiegato al Dalai Lama "a cosa serve la maschera, che simbolicamente può essere utile a lui e al popolo tibetano così come serve a noi fiorettisti, per difendersi dagli attacchi", ha detto, confessando che il Dalai Lama accarezzava la maschera durante tutto il loro incontro.
"Ho avuto l'impressione che abbia apprezzato questo mio gesto, auspicando che i gesti piccoli possano dimostrarsi importanti", ha detto stringendo fra le mani la sciarpa bianca donatale dal Dalai Lama. "Me l'ha messa al collo lui, la porterò sempre con me, così come l'emozione dentro di me", ha detto commossa, strofinandosi gli occhi con un fazzolettino di carta, pure regalo del Dalai Lama che glielo aveva allungato vedendo che aveva le lacrime agli occhi.
"Quando saremo un Paese libero, tu sarai nostro ospite", ha promesso da parte sua il Dalai Lama alla Granbassi. La fiorettista triestina, in veste ormai di messaggera del Dalai Lama, intende coinvolgere altri sportivi nella sua iniziativa, maturata in lei a Pechino, tesa ad avviare il progetto 'Atleti per Tibet'.
"La miglior difesa per i tibetani è la libertà della loro cultura, per la quale il Dalai Lama sta combattendo, questo sarebbe il messaggio che egli vuole che sia trasmesso", ha spiegato alla fine la contessa Laura Vallarino Gancia, amica del Dalai Lama e sua ambasciatrice in Italia, che accompagnava la Granbassi all'incontro. Il Dalai Lama (73 anni) è a Praga su invito dell'ex presidente Vaclav Havel, di cui fu anche primo ospite nel 1990, dopo la caduta del regime comunista nell'ex Cecoslovacchia. Da allora è stato spesso a Praga e l'ultima volta fu nel 2006.
"Penso sia stata la cosa più emozionante che mi sia mai successa", ha detto la Granbassi con le lacrime agli occhi dopo il suo auspicato incontro con il capo spirituale dei tibetani. "L'emozione è nata prima, nel momento in cui ho saputo che nel suo programma fitto di impegni è riuscito a trovare questo piccolo grande spazio per me", ha detto la fiorettista italiana, aggiungendo che era "emozionatissima appena ho potuto avvicinarmi".
In realtà, ha proseguito, "sono timorosa, non sapevo cosa dire, come reagire, i gesti che avrei dovuto fare, ma lui mi ha messo completamente a mio agio", ha detto ricordado la calorosa stretta della mano, "il suo sorriso aperto e lo sguardo diretto negli occhi". L'atleta ha spiegato al Dalai Lama "a cosa serve la maschera, che simbolicamente può essere utile a lui e al popolo tibetano così come serve a noi fiorettisti, per difendersi dagli attacchi", ha detto, confessando che il Dalai Lama accarezzava la maschera durante tutto il loro incontro.
"Ho avuto l'impressione che abbia apprezzato questo mio gesto, auspicando che i gesti piccoli possano dimostrarsi importanti", ha detto stringendo fra le mani la sciarpa bianca donatale dal Dalai Lama. "Me l'ha messa al collo lui, la porterò sempre con me, così come l'emozione dentro di me", ha detto commossa, strofinandosi gli occhi con un fazzolettino di carta, pure regalo del Dalai Lama che glielo aveva allungato vedendo che aveva le lacrime agli occhi.
"Quando saremo un Paese libero, tu sarai nostro ospite", ha promesso da parte sua il Dalai Lama alla Granbassi. La fiorettista triestina, in veste ormai di messaggera del Dalai Lama, intende coinvolgere altri sportivi nella sua iniziativa, maturata in lei a Pechino, tesa ad avviare il progetto 'Atleti per Tibet'.
"La miglior difesa per i tibetani è la libertà della loro cultura, per la quale il Dalai Lama sta combattendo, questo sarebbe il messaggio che egli vuole che sia trasmesso", ha spiegato alla fine la contessa Laura Vallarino Gancia, amica del Dalai Lama e sua ambasciatrice in Italia, che accompagnava la Granbassi all'incontro. Il Dalai Lama (73 anni) è a Praga su invito dell'ex presidente Vaclav Havel, di cui fu anche primo ospite nel 1990, dopo la caduta del regime comunista nell'ex Cecoslovacchia. Da allora è stato spesso a Praga e l'ultima volta fu nel 2006.