Il pagellone di capodanno, ecco i promossi del 2008
Altri SportTra sorprese e conferme, sono dieci, tra squadre e singoli ad aver superato l'esame di ammissione al nuovo anno con il massimo dei voti: da Bolt a Phelps, dalla Spagna sportiva a Valentino Rossi. Per concludere con la Vezzali e Hamilton. GUARDA LA GALLERY
Le imprese di Usain Bolt e Michael Phelps, il filotto di successi della Spagna, il tris olimpico di Valentina Vezzali. Ecco dieci grandi protagonisti del 2008:
USAIN BOLT
Arrivato alle Olimpiadi di Pechino per scrivere la storia dell'atletica leggera, il giamaicano è entrato nella leggenda dello sport con tre ori nella velocità e altrettanti primati mondiali: 9"69 sui 100, 19"30 sui 200, 37"10 nella 4x100. Mai uno sprinter era apparso tanto superiore alla concorrenza in una grande manifestazione. In stagione ha corso dieci volte i 100 in meno di 10" e sei volte i 200 sotto i 20". E sembra avere ancora margini di miglioramento.
BOSTON CELTICS
A ventidue anni di distanza dal trionfo della squadra in cui brillava Larry Bird, il titolo della Nba di basket è tornato a Boston. I nuovi eroi si chiamano Paul Pierce, Ray Allen, Kevin Garnett, tutti guidati magistralmente da Doc Rivers. I Celtics hanno chiuso al primo posto la stagione regolare con 66 vittorie e 16 sconfitte e nei playoff hanno battuto nell'ordine Atlanta Hawks (4-3), Cleveland Cavaliers (4-3), Detroit Pistons (4-2, finale della Eastern Conference) e Los Angeles Lakers (4-2, finale).
JOE CALZAGHE
Le vittorie contro Bernard Hopkins (in aprile) e Roy Jones (un mese e mezzo fa) lo hanno elevato al rango di miglior pugile al mondo pound for pound, cioè senza distinzione di categorie. Il tutto dopo avere dominato per un decennio tra i supermedi e avere portato a 46 vittorie in 46 incontri il bilancio da professionista. L'idolo dei gallesi è stato pure ricevuto dalla regina Elisabetta, che gli ha conferito il titolo di Comandante dell'Impero Britannico. Un 2008 perfetto.
LEWIS HAMILTON
Ha fatto meno punti della stagione 2007, quella del suo debutto in Formula 1, ma stavolta si è portato a casa il titolo mondiale ed è diventato il più giovane iridato della storia. Nell'ultimo GP, quello del Brasile, ha saputo gestire la situazione quando le cose sembravano mettersi male, concedendosi il colpo di coda del sorpasso a Timo Glock che ha fatto passare l'iride dalle mani di Felipe Massa alle sue. Ciliegina sulla torta, il successo sulle mitiche strade di Montecarlo
ITALIA, SPORT INVERNALI
I primi mesi hanno portato i trionfi di Manfred Moelgg e Denise Karbon nelle Coppe del Mondo di specialità dello sci alpino (rispettivamente slalom e gigante). Ma anche l'oro di Carolina Kostner agli Europei di pattinaggio figura, l'ennesima Coppa del Mondo di Armin Zoeggeler nello slittino e il terzo posto di Pietro Piller Cottrer nella Coppa del Mondo di sci di fondo. La stagione 2008/09 già ha regalato grandi soddisfazioni, come i successi nello sci alpino di Peter Fill e Nadia Fanchini.
SEBASTIEN LOEB
Quinto titolo mondiale consecutivo nel rally, dodici successi stagionali, quarantasette totali in carriera, una superiorità a tratti imbarazzante. Il trentaquattrenne alsaziano ha confermato il dominio incontrastato nella specialità e si è pure tolto la soddisfazione di andare a battere i finlandesi in casa loro, impresa riuscita in precedenza solo ad altri tre piloti non nordici: il connazionale Auriol, lo spagnolo Sainz, l'estone Martin.
MICHAEL PHELPS
Per lui bastano i numeri. Ai Giochi di Pechino si è messo al collo otto medaglie d'oro (100 e 200 farfalla, 200 stile libero, 200 e 400 misti, 4x100 e 4x200 stile e 4x100 mista) con sette primati mondiali e un record olimpico. Ha superato i sette successi in una sola edizione dei Giochi ottenuti dal connazionale e collega Mark Spitz a Monaco 1972. Non solo. Sommando i sei successi di Atene 2004, ha portato a quattordici le medaglie d'oro conquistate alle Olimpiadi, altro record. Le sue imprese sono state un evento nell'evento.
VALENTINO ROSSI
Dopo un paio di annatacce condite dai guai con il fisco italiano, è tornato a divertirsi e a divertire. L'ottavo titolo mondiale, il sesto nella classe regina, è giunto al termine di una stagione dominata in lungo e in largo: 373 punti conquistati, con nove vittorie, cinque secondi posti e due terzi. Insomma, non ce n'è stato davvero per nessuno.
SPAGNA
Se il 2007 era stato eccellente, il 2008 è stato grandioso. Una conferma per un paese che ha tanti talenti a disposizione ma che sa anche come scovarli e gestirli. Nel ciclismo gli iberici si sono presi tutto: Giro e Vuelta con Alberto Contador, il Tour con Carlos Sastre, la Liegi-Bastogne-Liegi con Alejandro Valverde e l'oro olimpico nella prova in linea con Samuel Sanchez. La nazionale di basket ha onorevolmente ceduto alla corazzata statunitense nella finale olimpica, quella di alcio ha trionfato agli Europei di Austria e Svizzera, Rafael Nadal si è issato al vertice del tennis mondiale scalzando Roger Federer e battendolo pure nella finale di Wimbledon. E non importa che Rafa non abbia giocato la finale di Davis, perché i suoi compagni si sono andati a prendere l'insalatiera in casa dell'Argentina. E questo solo per citare le imprese più clamorose
VALENTINA VEZZALI
A Pechino ha conquistato il terzo oro consecutivo nel fioretto individuale, battendo 15-3 la polacca Magdalena Mroczkiewicz negli ottavi di finale, 10-7 la cinese Lei Zhang nei quarti, 12-3 Margherita Granbassi nelle semifinali e 6-5 la sudcoreana Hyunhee Nam nella finale. Vincere ai Giochi e' speciale, confermarsi è straordinario, calare il tris è qualcosa di leggendario. E Londra 2012 non è poi così lontana.
USAIN BOLT
Arrivato alle Olimpiadi di Pechino per scrivere la storia dell'atletica leggera, il giamaicano è entrato nella leggenda dello sport con tre ori nella velocità e altrettanti primati mondiali: 9"69 sui 100, 19"30 sui 200, 37"10 nella 4x100. Mai uno sprinter era apparso tanto superiore alla concorrenza in una grande manifestazione. In stagione ha corso dieci volte i 100 in meno di 10" e sei volte i 200 sotto i 20". E sembra avere ancora margini di miglioramento.
BOSTON CELTICS
A ventidue anni di distanza dal trionfo della squadra in cui brillava Larry Bird, il titolo della Nba di basket è tornato a Boston. I nuovi eroi si chiamano Paul Pierce, Ray Allen, Kevin Garnett, tutti guidati magistralmente da Doc Rivers. I Celtics hanno chiuso al primo posto la stagione regolare con 66 vittorie e 16 sconfitte e nei playoff hanno battuto nell'ordine Atlanta Hawks (4-3), Cleveland Cavaliers (4-3), Detroit Pistons (4-2, finale della Eastern Conference) e Los Angeles Lakers (4-2, finale).
JOE CALZAGHE
Le vittorie contro Bernard Hopkins (in aprile) e Roy Jones (un mese e mezzo fa) lo hanno elevato al rango di miglior pugile al mondo pound for pound, cioè senza distinzione di categorie. Il tutto dopo avere dominato per un decennio tra i supermedi e avere portato a 46 vittorie in 46 incontri il bilancio da professionista. L'idolo dei gallesi è stato pure ricevuto dalla regina Elisabetta, che gli ha conferito il titolo di Comandante dell'Impero Britannico. Un 2008 perfetto.
LEWIS HAMILTON
Ha fatto meno punti della stagione 2007, quella del suo debutto in Formula 1, ma stavolta si è portato a casa il titolo mondiale ed è diventato il più giovane iridato della storia. Nell'ultimo GP, quello del Brasile, ha saputo gestire la situazione quando le cose sembravano mettersi male, concedendosi il colpo di coda del sorpasso a Timo Glock che ha fatto passare l'iride dalle mani di Felipe Massa alle sue. Ciliegina sulla torta, il successo sulle mitiche strade di Montecarlo
ITALIA, SPORT INVERNALI
I primi mesi hanno portato i trionfi di Manfred Moelgg e Denise Karbon nelle Coppe del Mondo di specialità dello sci alpino (rispettivamente slalom e gigante). Ma anche l'oro di Carolina Kostner agli Europei di pattinaggio figura, l'ennesima Coppa del Mondo di Armin Zoeggeler nello slittino e il terzo posto di Pietro Piller Cottrer nella Coppa del Mondo di sci di fondo. La stagione 2008/09 già ha regalato grandi soddisfazioni, come i successi nello sci alpino di Peter Fill e Nadia Fanchini.
SEBASTIEN LOEB
Quinto titolo mondiale consecutivo nel rally, dodici successi stagionali, quarantasette totali in carriera, una superiorità a tratti imbarazzante. Il trentaquattrenne alsaziano ha confermato il dominio incontrastato nella specialità e si è pure tolto la soddisfazione di andare a battere i finlandesi in casa loro, impresa riuscita in precedenza solo ad altri tre piloti non nordici: il connazionale Auriol, lo spagnolo Sainz, l'estone Martin.
MICHAEL PHELPS
Per lui bastano i numeri. Ai Giochi di Pechino si è messo al collo otto medaglie d'oro (100 e 200 farfalla, 200 stile libero, 200 e 400 misti, 4x100 e 4x200 stile e 4x100 mista) con sette primati mondiali e un record olimpico. Ha superato i sette successi in una sola edizione dei Giochi ottenuti dal connazionale e collega Mark Spitz a Monaco 1972. Non solo. Sommando i sei successi di Atene 2004, ha portato a quattordici le medaglie d'oro conquistate alle Olimpiadi, altro record. Le sue imprese sono state un evento nell'evento.
VALENTINO ROSSI
Dopo un paio di annatacce condite dai guai con il fisco italiano, è tornato a divertirsi e a divertire. L'ottavo titolo mondiale, il sesto nella classe regina, è giunto al termine di una stagione dominata in lungo e in largo: 373 punti conquistati, con nove vittorie, cinque secondi posti e due terzi. Insomma, non ce n'è stato davvero per nessuno.
SPAGNA
Se il 2007 era stato eccellente, il 2008 è stato grandioso. Una conferma per un paese che ha tanti talenti a disposizione ma che sa anche come scovarli e gestirli. Nel ciclismo gli iberici si sono presi tutto: Giro e Vuelta con Alberto Contador, il Tour con Carlos Sastre, la Liegi-Bastogne-Liegi con Alejandro Valverde e l'oro olimpico nella prova in linea con Samuel Sanchez. La nazionale di basket ha onorevolmente ceduto alla corazzata statunitense nella finale olimpica, quella di alcio ha trionfato agli Europei di Austria e Svizzera, Rafael Nadal si è issato al vertice del tennis mondiale scalzando Roger Federer e battendolo pure nella finale di Wimbledon. E non importa che Rafa non abbia giocato la finale di Davis, perché i suoi compagni si sono andati a prendere l'insalatiera in casa dell'Argentina. E questo solo per citare le imprese più clamorose
VALENTINA VEZZALI
A Pechino ha conquistato il terzo oro consecutivo nel fioretto individuale, battendo 15-3 la polacca Magdalena Mroczkiewicz negli ottavi di finale, 10-7 la cinese Lei Zhang nei quarti, 12-3 Margherita Granbassi nelle semifinali e 6-5 la sudcoreana Hyunhee Nam nella finale. Vincere ai Giochi e' speciale, confermarsi è straordinario, calare il tris è qualcosa di leggendario. E Londra 2012 non è poi così lontana.