Il ciclista texano impegnato in Australia (tappa odierna vinta da Allan Davis) definisce normale il ritorno alle corse del suo connazionale Floyd e dell'italiano Ivan, avendo essi scontato le sospensioni: è così che funziona la società, è giusto
Lance Armstrong - impegnato nel Tour Down Under d'Australia, la cui tappa è stata vinta oggi dall'australiano Allan Davis - ha definito normale il ritorno alle corse del suo connazionale Floyd Davis o dell'italiano Ivan Basso, avendo essi scontato le sospensioni inflitte per doping.
"Non serve a nulla criticare Basso o Landis, hanno pagato. E' cosi che funziona normalmente la società, bisogna dimenticare, perdonare e lasciarli rientrare", ha detto il sette volte vincitore del Tour de France. "Se hai scontato la tua sospensione, puoi riprendere la tua bici", ha aggiunto. Basso, 31 anni, ha finito nell'ottobre scorso di scontare i due anni inflittigli. Condannato alla stessa sanzione, Davis, 33 anni, già compagno di squadra di Armstrong nella Us Postal, ha pure terminato il periodo di sospensione e - a quanto annunciato da Usa Today - rientrerà al Tour di California, in febbraio (competizione a cui dovrebbe partecipare lo stesso Armstrong).
Al Tour Down Under, intanto la quarta frazione, da Burnside ad Angaston (145 km), caratterizzata da un gran caldo, è stata vinta allo sprint da Davis, al secondo successo di tappa, su Graeme Brown (ieri era avvenuto il contrario), mentre Armstrong è arrivato tranquillamente nel gruppo.
Il texano, 38° in classifica generale a 39" dallo stesso Davis, ha confessato che la competizione australiana - che segna il suo ritorno all'attività agonistica dopo tre anni di sosta - non è per lui una passeggiata. "E' la mia corsa di rientro, ci sono le fughe, il caldo, le salite, il vento: il fatto è che si tratta di una corsa a tappe e il ritmo è stato molto sostenuto", ha detto. "E' più dura di quanto mi aspettassi", ha aggiunto. Il texano ha comunque impressionato gli osservatori per la buona forma mostrata dall'inizio della corsa. Domani, per la quinta e penultima tappa, il Tour Down Under va in montagna: i corridori dovranno scalare due volte l'Old Willunga Hill.
"Non serve a nulla criticare Basso o Landis, hanno pagato. E' cosi che funziona normalmente la società, bisogna dimenticare, perdonare e lasciarli rientrare", ha detto il sette volte vincitore del Tour de France. "Se hai scontato la tua sospensione, puoi riprendere la tua bici", ha aggiunto. Basso, 31 anni, ha finito nell'ottobre scorso di scontare i due anni inflittigli. Condannato alla stessa sanzione, Davis, 33 anni, già compagno di squadra di Armstrong nella Us Postal, ha pure terminato il periodo di sospensione e - a quanto annunciato da Usa Today - rientrerà al Tour di California, in febbraio (competizione a cui dovrebbe partecipare lo stesso Armstrong).
Al Tour Down Under, intanto la quarta frazione, da Burnside ad Angaston (145 km), caratterizzata da un gran caldo, è stata vinta allo sprint da Davis, al secondo successo di tappa, su Graeme Brown (ieri era avvenuto il contrario), mentre Armstrong è arrivato tranquillamente nel gruppo.
Il texano, 38° in classifica generale a 39" dallo stesso Davis, ha confessato che la competizione australiana - che segna il suo ritorno all'attività agonistica dopo tre anni di sosta - non è per lui una passeggiata. "E' la mia corsa di rientro, ci sono le fughe, il caldo, le salite, il vento: il fatto è che si tratta di una corsa a tappe e il ritmo è stato molto sostenuto", ha detto. "E' più dura di quanto mi aspettassi", ha aggiunto. Il texano ha comunque impressionato gli osservatori per la buona forma mostrata dall'inizio della corsa. Domani, per la quinta e penultima tappa, il Tour Down Under va in montagna: i corridori dovranno scalare due volte l'Old Willunga Hill.