Djokovic e Federer ai quarti, disastro Jankovic

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Djokovic e Federer volano ai quarti di finale dell'Australian Open
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AUSTRALIAN OPEN. Il serbo ha avuto bisogno di quattro set per fare fuori Baghdatis. L'elvetico mostra grande carattere dopo aver perso i primi due parziali e vince al quinto set. Ora dovrà vedersela con Del Potro. Tra le donne la serba cede alla Bartoli

Un brivido lungo cinque set ha scosso gli Australian Open che hanno rischiato seriamente di perdere Roger Federer. Lo svizzero alla fine ce l'ha fatta, è approdato ai quarti, ma al termine del secondo set era praicamente con le valigie in mano per fare ritorno a casa. A mancare l'impresa per un soffio Tomas Berdych, numero 21 del ranking mondiale, che dopo aver vinto 6-4 il primo set si è imposto al tie-break (7-4) nel secondo.

Il ceco ha sfoderato un match come mai forse gli era capitato prima: colpi da manuale, grande movimento, intelligenza tattica, con lo svizzero che al contrario continuava a sbagliare, soprattutto di diritto. Poi dal terzo set l'ex numero 1 ha cambiato decisamente rotta, complice anche un comprensibile calo di Berdych. Morale della storia: Federer ha lasciato al suo avversario dieci giochi negli ultimi tre set, confermando il dato che lo vuole semifinalista in un torneo dello Slam dal 2004, quando a Parigi si arrese al terzo turno a Gustavo Kuerten.

Un sospiro di sollievo enorme, la soddisfazione per aver saputo riprendere in mano un match quasi perso, e la possibilità ancora intatta di eguagliare la fine della prossima settimana il record detenuto da Pete Sampras di 14 titoli dello Slam. "Bisogna soffrire- ha sottolineato Federer- con tutti gli errori che ho commesso nella parte iniziale del match era prevedibile che arrivassi al quinto set. Ho lottato, ho atteso che il momento passasse e che Berdych calasse un po'. Nei primi due set è stato fantastico, molto aggressivo, soprattutto sulle mie seconde palle. Questo match mi soddisfa per quanto riguarda la condizione fisica, alla fine avevo l'impressione di poter giocare ancora". Nei quarti Federer se la vedrà con l'argentino Juan Martin Del Potro, numero 8 del seeding, che si è liberato in quattro set (5-7, 6-4, 6-4, 6-2) del croato Marin Cilic. "Sarà una nuova prova importante per me", ha commentato lo svizzero.

Il serbo Novak Djokovic, testa di serie n. 3, ha avuto bisogno di quattro set per fare fuori il cipriota Marcos Baghdatis (6-1, 7-6 (7-1), 6-7 (5-7), 6-2): Djokovic troverà Andy Roddick nei quarti.

Chi invece ha abbandonato anzitempo il cemento di Melbourne è stata la regina del ranking femminile, la serba Jelena Jankovic, protagonista di una partita inguardabile con Marion Bartoli. Eloquente il punteggio finale, 6-4, 6-1. Nella sua carriera la francese aveva già battuto una numero uno: nel 2007 a Wimbledon eliminò Justine Henin in semifinale.

Si è spento momentaneamente il sogno della Jankovic di vincere il suo primo Slam, dato che fino a oggi la ventitreenne di Belgrado vanta come miglior risultato la finale agli Us Open 2008. "Devo ammetterlo, e' una grossa delusione- ha sconsolatamente dichiarato la serba- E' stata una giornata negativa. Ho sbagliato tatticamente il match, le ho lasciato comandare gli scambi e questo le ha dato fiducia. Non mi preoccupa perdere la prima posizione mondiale (Serena Williams e Dinara Safina sono in agguato, ndr.) la stagione è appena cominciata ed e' lunga. Quello che conta è la posizione alla fine dell'anno".

Per un sogno che finisce ce n'è uno che continua. Quello di Jelena Dokic. Ammessa al torneo come wild-card, l'australiana si e' qualificata ai quarti battendo in tre set (7-5, 5-7, 8-6) la russa Alisa Kleybanova in un match-maratona durata poco più di tre ore. Un successo che la fa rientrare nei 100. "Ero davvero stanca alla fine- ha ammesso la Dokic- lei giocava molto bene. E' stata dura rimanere positiva bel terzo. Il mio obiettivo come wild card era di vincere una partita e poi vivere alla giornata. Ora è pazzesco essere nei quarti".

Dove troverà Dinara Safina, terza testa di serie, che è stata ad un passo dall'eliminazione con la francese Alize Cornet, salvando due match point sul 2-5, 15-40 nel terzo set: la 19enne di Nizza ha mandato fuori un diritto, la Safina ha piazzato poi un bel vincente. Alla fine, 6-2, 2-6, 7-5 per la russa, decisamente arrabbiata con se stessa: "Ho giocato come una junior- ha spiegato- sono troppo stupida, non si puo' continure cosi'. Una numero tre del mondo non puo' giocare come ho fatto mio oggi, devo considerarmi fortunata per aver superato il turno".