Doping, fu complotto contro Andrea Baldini

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Un'accusa di doping gli impedì di partire per le Olimpiadi di Pechino, ma la magistratura gli dà ragione: "Fu complotto contro Andrea Baldini"
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Ex numero 1 nel ranking del fioretto mondiale, venne sospeso prima delle Olimpiadi di Pechino. Ora la magistratura gli dà ragione, ma non ci sono gli elementi per individuare il responsabile. L'azzurro: "Lo sapevo, lo avevo detto". GUARDA IL VIDEO

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"Io lo sapevo, l'avevo detto...". La soddisfazione di Andrea Baldini. Che a SKY ha commentato la richiesta del pubblico ministero di Livorno, Antonella Tenerani, di archiviare la sua denuncia contro ignoti per un complotto, ma all'interno delle motivazioni ha scritto che la tesi è "sufficientemente provata", purtroppo però "gli elementi raccolti non consentono l'individuazione del responsabile". Il caso: Baldini, allora numero 1 del ranking del fioretto mondiale, venne sospeso il 2 agosto 2008, proprio alla vigilia della partenza per Pechino. A fermarlo la positivita' al furosemide (diuretico), rilevata agli Europei di Kiev del luglio precedente. L'azzurro si dichiaro' subito innocente e parlo' di un complotto ai suoi danni. "E questo documento lo conferma- ha aggiunto- Mi dichiara innocente senza minimo dubbio e lascia aperte alcune ipotesi di sabotaggio di cui anche io avevo parlato. Non e' uscito il nome certo del colpevole, ma è stato dimostrato che quel 30 luglio mi hanno rubato ingiustamente una Olimpiade che nessun ora potrà restituirmi".

Tre le ipotesi possibili secondo il pm. A sabotare Baldini potrebbero essere stati "atleti di altra nazionalità con
interesse a liberarsi di uno dei più pericolosi aspiranti al titolo; Andrea Cassarà  (convocato alle Olimpiadi al suo posto, ndr); complotto politico famiglia Cassarà/Coni". "Sono ipotesi, ma mi fa piacere che siano state confermate. Si vede che allora non ero tanto in stato confusionale quando ho parlato di queste cose- ha detto ancora Baldini- Diciamo che è sicuramente una delle tre, ma non mi voglio sbilanciare su quale. E' chiaro però che è andata così". "Ora ho solo voglia di tornare alle gare- ha poi concluso- spero anche più forte di prima. Vediamo adesso cosa deciderà il Jury della Fie il 10 aprile, chiamato a giudicarmi. Io voglio arrivare il più in forma possibile ai Campionati del mondo e riconquistarmi le posizioni importanti che avevo prima di quello che è successo".