Ciclismo, c'è l'Amstel Gold Race: tocca a Cunego e Rebellin

Altri Sport
Damiano Cunego, vincitore dell'Amstel Gold Race 2008
damiano_cunego_amstel_2008

Archiviati i muri delle Fiandre e il pavé della Roubaix con i trionfi di Stijn Devolder e Tom Boonen, tocca alle Ardenne. L'obiettivo primario è la Liegi-Bastogne-Liegi, ma i due italiani possono lasciare il segno già nella classica olandese

COMMENTA NEL FORUM DEL CICLISMO

Archiviati i muri delle Fiandre e il pavé della Roubaix con i trionfi di Stijn Devolder e Tom Boonen, tocca alle Ardenne. Domani sarà l'Amstel Gold Race ad aprire la settimana in cui, solitamente, gli italiani riescono a dare il meglio. Manuel Quinziato e Filippo Pozzato si sono battuti con coraggio, ma non è bastato per sbaragliare la concorrenza. Adesso è il turno di Damiano Cunego e Davide Rebellin: l'obiettivo primario è la Liegi-Bastogne-Liegi, ma entrambi possono lasciare il segno già nella classica olandese.

Una corsa che un tempo era tabù per i ciclisti tricolori (primo successo alla trentunesima edizione con Stefano Zanini, 1996), ma che negli ultimi anni si è trasformata in uno dei terreni di caccia preferiti, con quattro vittorie negli ultimi sette anni (Michele Bartoli nel 2002, Rebellin nel 2004, Danilo Di Luca nel 2005 e Cunego nel 2008). "Sono qui con l'obiettivo di vincere almeno una tra Amstel, Freccia e Liegi- spiega Cunego- sto bene e credo di potermela giocare. Gli avversari? I soliti: Alejandro Valverde, Frank Schleck e Rebellin, soprattutto". Partenza da Maastricht e arrivo a Valkenburg dopo 258,6 chilometri, con i tre passaggi sul Cauberg, come sempre, decisivi.