Doping, Rebellin positivo alle Olimpiadi di Pechino

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Rebellin (a sinistra) sul podio di Pechino
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Il 37enne, argento nella prova su strada, è risultato positivo alla Cera, l'Epo di ultima generazione, in un ulteriore controllo disposto dal Cio. Altri sei atleti, di cui cinque sempre per la stessa sostanza, avrebbero fatto uso di doping

E' il ciclista Davide Rebellin, medaglia d'argento nella prova su strada, l'atleta azzurro risultato positivo ai test ulteriori disposti dal Cio sulle Olimpiadi di Pechino 2008.  Trentasette anni, il corridore veneto ha vinto mercoledì scorso la Freccia Vallone ed è al secondo posto dell'ultima edizione del ranking internazionale dell'Uci. Lo si è appreso in ambienti del ciclismo. Il Cio ha specificato che sono sette i nuovi test risultati positivi sui campioni dei Giochi olimpici di Pechino, di cui sei relativi al Cera, l'Epo di terza generazione. "Per la presunzione di innocenza, il Cio non commenterà nessun caso individuale", ha specificato il Cio.

"In ottemperanza a quanto richiesto dal Cio, - si legge in una nota del Comitato olimpico italiano - il Coni ha provveduto a comunicare immediatamente all'atleta interessato l'esito del test effettuato sul campione A. Il Cio ha ringraziato il Coni per essersi prontamente attivato". Il Coni ha inoltre trasmesso gli atti alla Procura antidoping. Nel comunicato, il Comitato olimpico ha voluto anche ricordare "che "gli atleti, i tecnici, i medici e quanti facevano parte della Missione Italiana a Pechino 2008 hanno firmato un giuramento col quale si impegnavano a rifiutare e a non sottoporsi a qualsiasi pratica illecita in violazione del regolamento Antidoping della Wada. Tale dichiarazione è stata regolarmente sottoscritta anche dall'atleta risultato positivo. Il Coni si riserva comunque ogni e qualsiasi atto di sua competenza".

"L'assoluta trasparenza del Coni a dare comunicazione della positività di un atleta azzurro testimonia la determinazione con cui vuole combattere il doping in Italia". Lo ha detto stasera all'ANSA Maurizio Casasco, presidente della Federazione italiana medico-sportiva, commentando il caso di positività del corridore Davide Rebellin e l'atteggiamento del Coni. "E' stato il primo comitato olimpico in assoluto a dare immediata e tempestiva comunicazione - ha aggiunto Casasco - e questo a testimonianza della trasparenza con cui il Coni combatte il problema del doping".

"Ho appreso la notizia della positività di Davide Rebellin proprio poco fa: su questa vicenda non ho niente da dire". E' deluso, amareggiato, provato, Franco Ballerini, ct azzurro alle Olimpiadi di Pechino dello scorso agosto. "Domani sarà un altro giorno e magari avrò voglia di parlare - ha aggiunto - . Posso solo dire di essere sorpreso da questa notizia".