Nuoto, Mondiali vasca corta: record del mondo per lo svizzero Ponti nei 50 farfalla

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Riccardo Re

Riccardo Re

Nella seconda giornata dei mondiali in vasca corta di nuoto a Budapest lo svizzero Noè Ponti ritocca il proprio record del mondo nei 50 farfalla. Quinto posto e primato italiano per Michele Busa. Quinta posizione anche per Simona Quadarella negli 800 stile e per l'Italia della stafetta 4x50 mista mista

GLI HIGHLIGHTS DI SKY SPORT

Un 50 Farfalla storico quello vissuto alla Duna Arena di Budapest nel secondo giorno dei Mondiali di nuoto in vasca corta. Lo svizzero del Ticino Noè Ponti, guidato da Massimo Meloni, un allenatore italianissimo, si migliora ancora, e ritocca il proprio record del mondo in una finale dal livello sensazionale. Ponti vince in 21’’32. Ottimo anche il tempo della matricola azzurra Michele Busa che in 22’’01 migliora di un centesimo il record italiano di Matteo Rivolta che fu sufficiente per il bronzo mondiale ad Abu Dhabi. Il tempo del ventitreenne di Faenza invece non basta per il podio: chiude al suo debutto in nazionale con un eccellente quinto posto in una finale dal livello altissimo.

 

Italia 3 volte quinta

Dopo i due argenti della prima giornata nessuna medaglia per l’Italia ma altri buoni segnali. Quinta anche un’ottima Simona Quadarella negli 800 stile. La romana, bronzo in questa gara in vasca lunga all’Olimpiade di Tokyo e quarta a Parigi, si difende nella poco amata vasca corta. Tenta la progressione, risalendo fino al quarto posto a metà gara, ma dietro all’imprendibile australiana Pallister (vincitrice con il nuovo record dei campionati 8’01’’95) è rimasta in gara con altre tre atlete per le restanti due medaglie finché ha potuto. Alla fine si arrende, ma con 8’09’’39 chiude non distante dal proprio personale e con buoni segnali per i 1500 stile libero. Una prestazione, dopo il poco convincente 400, che dà conferma anche del buon lavoro intrapreso da settembre con il suo nuovo allenatore Gianluca Balfiore, in una stagione ricca d’incognite per la separazione dal suo storico coach Christian Minotti che ha smesso di allenare dopo Parigi per ragioni personali.

Una medaglia l’hanno sognata anche ragazzi e ragazze della 4x50 mista mista. Sul podio nell’ultima edizione di Melbourne, si sono dovuti accontentare anche loro del quinto posto in 1’36’’80. Lorenzo Mora, Simone Cerasuolo, Silvia Di Pietro e Sara Curtis fanno il loro, in alcuni casi si riscattano da prestazioni poco convincenti nelle prime gare individuali, ma non basta. L’oro va ai russi, riammessi dopo anni in competizioni natatorie, ma sotto la bandiera di atleti indipendenti: il tempo, in teoria, sarebbe anche da record europeo, a un niente dal record del mondo degli Stati uniti d’America, qui solo terzi con sei decimi in meno dell’Italia. L’argento lo conquista il Canada.   

 

Le altre finali

Nei 100 dorso donne la statunitense Regan Smith si limita a vincere con il nuovo record dei campionati 54’’55 (dopo 10 anni cancellato il precedente dell’ungherese Katinka Hosszu), ma arriva a quasi mezzo secondo dal proprio primato mondiale che alla vigilia sembrava poter avvicinare. Dietro alla Smith, la connazionale Berkoff. Terza la canadese Wilm. I cento dorso al maschile invece si presentavano con grande equilibrio alla partenza. Una gara priva del campione olimpico Thomas Ceccon, ma rivelatasi di un livello altissimo. Ultimo posto con 49’’61, e un 48’’79 che non è bastato per vincere. Perché il successo va al russo sotto la bandiera degli atleti indipendenti Lifintsev che in 48’’76 centra il nuovo record del mondo juniores e manda un segnale al campione azzurro. L’Italia prova comunque a giocarsi un jolly, con Lorenzo Mora. Il carpigiano, gran specialista della vasca corta, vicecampione del mondo in carica in vasca corta, ha provato l’impossibile. Torna a nuotare sotto i 50, ma il suo buon 49’’54 non vale più del sesto posto, antipasto della staffetta nuotata successivamente in modo comunque sempre soddisfacente.

 

Semifinali, pass per Viberti e Miressi

Nella gara regina quattro azzurri su quattro qualificati e al via in semifinale. Tra le donne Sara Curtis e Sofia Morini. Tra gli uomini Alessandro Miressi e Leonardo Deplano, ripescato dopo la rinuncia di Curter. Il toscano si migliora al pomeriggio e arriva al personale in 46’’29, ma non basta per andare oltre. Impresa finale centrata invece da un ottimo Alessandro Miressi, protagonista nella seconda velocissima semifinale: il piemontese tocca quinto in 45’’69 che è anche il quinto tempo assoluto, non distante dal terzo (45’’52) di Egor Kornev. Eliminate Sofia Morini e Sara Curtis, entrambe con prestazioni cronometriche peggiori rispetto a quanto nuotato in staffetta nel giorno d’esordio e apparse stanche dopo l’eccellente debutto. La statunitense Gretchen Walsh sfiora il terzo record del mondo individuale in due giorni, il quarto considerando quello ottenuto in staffetta, ma si deve accontentare del record americano e dei campionati con un comunque stratosferico 50’’49. Poco dopo, non soddisfatta, vince la finale dei 50 delfino, a soli 7 centesimi dal proprio record mondiale che aveva ottenuto in batteria e migliorato in semifinale.

Nei 100 rana al femminile l’avventura di Benedetta Pilato, ottima sulla distanza ai recenti Assoluti invernali di Riccione, si ferma soltanto in batteria con una sorprendente controprestazione che la lascia al 20° posto. La tarantina di casa a Torino avrà certamente possibilità di rifarsi nei 50 rana. In semifinale clamoroso crono della cinese Qianting Tang che in 1’02’’37 sfiora per un solo centesimo il primato mondiale (condiviso dalla lituana Meilutyte eliminata dalla finale e dalla giamaicana Atkinson ormai ritiratasi). Nella semifinale dei 100 rana uomini bravo Ludovico Viberti a centrare il proprio personale in 56’’60 che vale l’ultimo posto utile per la sua prima finale mondiale. Il piemontese che si era qualificato per Budapest di diritto nei 50 è stato ripescato in questa gara grazie alla rinuncia di Nicolò Martinenghi, il campione olimpico della distanza. L’altro posto dell’Italia se lo era conquistato a Riccione Simone Cerasuolo. Il romagnolo fa peggio rispetto agli Assoluti e nella prima semifinale tocca sesto in 56’’94, che è l’11° tempo assoluto, non sufficiente per la finale, in cui vedremo giovedì pomeriggio Viberti.