Nuoto, Mondiali vasca corta: Razzetti 2° nei 200 misti. Argento anche per la 4x100 stile

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Riccardo Re

Riccardo Re

Prima medaglia azzurra, con record nazionale, ai Mondiali di nuoto in vasca corta a Budapest. Alberto Razzetti conquista l'argento nei 200 misti. Oro all'americano Shaine Casas e bronzo al canadese Finlay Knox. Argento anche per la 4x100 stile maschile

Prime quattro gare, quattro record del mondo in meno di quaranta minuti. È successo qualcosa di sensazionale alla Duna Arena di Budapest. Al termine della prima giornata dei campionati mondiali di nuoto in vasca i record del mondo saranno ben sei, visto quello che è accaduto al termine anche con le staffette. E nonostante le assenze delle punte azzurre Ceccon, Martinenghi e Paltrinieri subito due meravigliose medaglie d’argento per l’Italia. Difficilmente domenica sera alla conta finale si potrà far meglio dell’ultima storica edizione di Melbourne quando l’Italia ottenne un medagliere da record. Ma è comunque un’Italia che parte con il botto in Ungheria. La prima medaglia la conquista Alberto Razzetti nei 200 misti. Il ligure deve migliorare il proprio record nazionale nuotando in 1’50’’88 per arrivare a un bellissimo argento, davanti appena due centesimi al canadese Knox. Oro allo statunitense Shaine Casas apparso imprendibile già dalle prime bracciate. Razzetti secondo dopo il delfino, è sceso virtualmente dal podio solo al termine della frazione a dorso, per risalire in terza al termine della rana e chiudere secondo con un sontuoso stile libero. L’altra medaglia la conquista la staffetta veloce maschile. Una certezza ormai la 4x100 stile uomini italiana: sempre sul podio dal 2020 in mondiali, olimpiadi, europei in vasca corta o in vasca lunga. Il quartetto composto da Alessandro Miressi, Leonardo Deplano, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo non delude le attese. Secondo in 3’03’’65, davanti alla Polonia. Inarrivabili gli Stati Uniti, neppure le presenze di Ceccon e Conte Bonini - assenti per ragioni diverse - probabilmente sarebbero serviti per l’oro. Gli americani ottengono anche il record del mondo in 3’01’’66 sottraendo il primato proprio all’Italia con il tempo che gli azzurri nuotarono a Melbourne.

Giornata di record mondiali

Clamorosa la prestazione della canadese Summer McIntosh che apre il programma dei mondiali vincendo la finale dei 400 stile in 3’50’’25. Dietro di lei la campionessa uscente, l’australiana Pallister e l’altra canadese Harvey. In mattinata eliminata l’azzurra Simona Quadarella che punta ovviamente sulle sue gare del mezzofondo: 800 e 1500 stile libero. Primato pesante anche nei 200 misti femminili. Kate Douglass cancella dalla storia il record della magiara Katinka Hossu davanti agli occhi increduli degli spettatori ungheresi. La statunitense nuota in 2’01’’63 vincendo una finale di altissimo livello davanti alla connazionale Walsh e alla britannica Wood. Già dal mattino era caduto un record storico. Il primato mondiale della svedese Therese Alshammer - che nuotò i 50 delfino in 24’38’’ nel lontano 2009 - viene travolto dall’irruenza di un’altra giovane statunitense, Gretchen Walsh capace di sfiorare la barriera dei 24’’ nuotando in 24’’02 . Nel pomeriggio si migliora ancora e infrange la storica barriera arrivando a 23’’94. L’azzurra Silvia Di Pietro sfiora il proprio primato ma non le è bastata la fatica aggiuntiva di uno spareggio per conquistare la finale: è la prima delle escluse. Sempre in una semifinale cade un record del mondo. Noè Ponti, lo svizzero allenato dall’allenatore italiano Massimo Meloni, migliora se stesso nei 50 delfino vincendo la semifinale in 21’43. Bravissimo nell’altra semifinale anche Michele Busa che ottiene il pass per la finale di mercoledì. E prima del già citato primato della staffetta 4x100 maschile, record del mondo anche nella 4x100 stile libero donne. Sensazionali le statunitensi, vincitrici in 3’25’’01 e capaci di togliere il primato all’Australia, seconda all’arrivo. Terza il Canada. Pizzico di delusione per il giovane quartetto azzurro Morini, Curtis, Tarantino, Menicucci capaci di sognare dopo il miglior tempo in batteria, ma brave ad essere quinte al mondo, sfiorando di un solo decimo il record nazionale. Nella finale dei 1500 stile uomini oro per il tunisino Jaouadi davanti al tedesco Wellbrock, e all’altro giovanissimo tunisino Tuncelli (record del mondo juniores). Sesto e con il primato personale Luca De Tullio. Nelle finali di domani vedremo in gara per una medaglia anche Lorenzo Mora, secondo nella sua semifinale dei 100 dorso. Per lui quarto tempo complessivo d’ingresso.