Armstrong: "Non posso competere per la maglia rosa"

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Armstrong alla vigilia del Giro: "Non sono in forma come Basso e Di Luca"
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A tre giorni dall'inizio del suo primo Giro d'Italia, il campione texano fa il punto sullo stato di forma dopo l'infortunio alla clavicola: "Non sono al livello di Basso e Di Luca"

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"Se potessi rimanere qui a roma per tre settimane mentre tutti gli altri corrono il Giro... Forse in questo caso potrei aspirare alla vittoria! Ma ho come il sospetto che mi faranno partire da Venezia e arrivare a Roma solo alla fine!", parola di Lance Armstrong. Meglio tre settimane di dolce vita che 21 giorni di vie en rose, almeno per ora. già perche il prodigioso recupero dalla frattura alla clavicola destra rimediata lo scorso 23 marzo alla Castilla y Leon non basta ad alimentare l'ottimismo di Lance Armstrong a tre giorni dal via del suo primo Giro d'Italia. Lo stato di forma, infatti, non può essere dei migliori, il texano vorrebbe allenarsi ancora, ma non c'è tempo, la corsa rosa è alle porte e allora il ruolo, comunque scomodo, di favorito lui lo lascia ad altri.

"Sto molto meglio di un mese fa - aggiunge - ma non sono in forma come basso, di luca, menchov, sastre, leipheimer. non sono al loro livello, non posso competere per la maglia rosa".

Ripetere l'impresa di hampsten, unico americano a vincere il giro nell'88, sarebbe suggestivo. Più realistico pensare di poter indossare la prima maglia rosa, dopo la cronosquadre di venezia, un anno dopo la crono che ha incoronato un altro statunitense, vandevelde. Più della molto simbolica tappa inaugurale pero' ad armstrong interessano altri piu' prestigiosi traguardi, da raggiungere magari tra la seconda e la terza settimana, quando la sua condizione potrebbe e dovrebbe essere in crescita.

"Immagino che mi sentierò meglio man mano che il Giro andrà avanti - conclude- perché sto ancora recuperando dalla caduta: fortunatamente tappe difficili come monte petrano, vesuvio, blockhaus, tappe molto dure, sono verso la fine del giro...".
L'appetito non passa: né l'età né gli infortuni sono serviti a placarlo. non fosse così, non staremmo parlando di Lance Armstrong.