Ale-Jet: ci pensavo da tre giorni, la dedica va a mio figlio
Altri Sport"Sono tre giorni che sto pensando come fare a battere Cavendish, non avevo ancora mai fatto una volata così testa a testa. Sinceramente ho fatto quello che avevo pensato. Mark alla fine mi ha stretto la mano, è molto sportivo"
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Alessandro Petacchi (Lpr-Farnese) ha inaugurato il suo Giro d'Italia aggiudicandosi in volata la prima tappa in linea, davanti al grande favorito, Mark Cavendish: "Sono tre giorni che sto pensando come fare a batterlo, non avevo ancora mai fatto una volata così testa a testa, - ha dichiarato lo spezzino dopo lo sprint al fulmicotone - sinceramente ho fatto quello che avevo pensato. Cavendish alla fine mi ha stretto la mano, è molto sportivo, mi dice sempre in bocca al lupo, penso che sia un grande campione. Per me è una vittoria importante, la dedico a mio figlio che oggi fa un anno, penso che sia il regalo più bello".
Petacchi ha poi raccontato così la sua volata: "So che la caratteristica di Cavendish è di non avere una buona partenza. Ho voluto anticipare lo sprint, sono voluto partire lungo. Volevo capire che velocità realmente lui avesse in queste volate- ha detto il velocista della Lpr Brakes . e ho capito che era battibile. Sono partito ai 250 metri, e anche prima". "Cosa ho pensato oggi? A quello che mi era stato tolto, ho pensato tutto il tempo a quello che mi era stato tolto l'anno scorso (l'anno scorso Petacchi non aveva partecipato al Giro: dopo aver annunciato di non poterlo fare per motivi di salute, era stato squalificato per un anno dal Tas per doping, salbutamolo al Giro 2007, ndr) e che mi sono ripreso oggi. Poi ho pensato a mio figlio".
Sulle sue condizioni in generale lo spezzino ha detto: "Ho fatto un po' meno fatica degli altri anni, è un periodo che anche in salita vado bene". "È un Giro che non è stato disegnato particolarmente per noi velocisti, ho fatto il conto su cinque o sei arrivi... Ma anche nelle tappe che sarebbero per velocisti c'e' sempre qualcosa, qualche salita".
Alessandro Petacchi (Lpr-Farnese) ha inaugurato il suo Giro d'Italia aggiudicandosi in volata la prima tappa in linea, davanti al grande favorito, Mark Cavendish: "Sono tre giorni che sto pensando come fare a batterlo, non avevo ancora mai fatto una volata così testa a testa, - ha dichiarato lo spezzino dopo lo sprint al fulmicotone - sinceramente ho fatto quello che avevo pensato. Cavendish alla fine mi ha stretto la mano, è molto sportivo, mi dice sempre in bocca al lupo, penso che sia un grande campione. Per me è una vittoria importante, la dedico a mio figlio che oggi fa un anno, penso che sia il regalo più bello".
Petacchi ha poi raccontato così la sua volata: "So che la caratteristica di Cavendish è di non avere una buona partenza. Ho voluto anticipare lo sprint, sono voluto partire lungo. Volevo capire che velocità realmente lui avesse in queste volate- ha detto il velocista della Lpr Brakes . e ho capito che era battibile. Sono partito ai 250 metri, e anche prima". "Cosa ho pensato oggi? A quello che mi era stato tolto, ho pensato tutto il tempo a quello che mi era stato tolto l'anno scorso (l'anno scorso Petacchi non aveva partecipato al Giro: dopo aver annunciato di non poterlo fare per motivi di salute, era stato squalificato per un anno dal Tas per doping, salbutamolo al Giro 2007, ndr) e che mi sono ripreso oggi. Poi ho pensato a mio figlio".
Sulle sue condizioni in generale lo spezzino ha detto: "Ho fatto un po' meno fatica degli altri anni, è un periodo che anche in salita vado bene". "È un Giro che non è stato disegnato particolarmente per noi velocisti, ho fatto il conto su cinque o sei arrivi... Ma anche nelle tappe che sarebbero per velocisti c'e' sempre qualcosa, qualche salita".