Il ministro Frattini: ecco i luoghi da non perdere all'Alpe

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Il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, è uno dei più grandi innamorati dell'Alpe di Siusi (Bz)
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Il titolare degli Esteri, che nei giorni scorsi ha familiarizzato col Giro incontrando Armstrong alla Farnesina, oltre che un maestro di sci è un cultore di Siusi e dintorni. Consigli d'autore per girovagare nei luoghi in cui si festeggia il Centenario

di PAOLO PAGANI

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, già ha incontrato Lance Armstrong alla Farnesina pochi giorni fa, prima del via al Giro. Oggi, invece, c'è da immaginare che se ne starà (impegni & protocollo permettendo) incollato davanti alla tv: la quinta tappa, che addì 13 maggio festeggia il Centenario tondo tondo, sale infatti in quota all'Alpe di Siusi, o Seiseralm in tedesco, provincia di Bolzano. Luogo del cuore del ministro medesimo, che da buon maestro di sci (è il capo della commissione nazionale che "forma" gli istruttori italiani), predilige proprio l'Alpe e i suoi dintorni per le scampagnate estive e le discese ardite, d'inverno.

Ecco cosa ci ha raccontato, da turista e da altoatesino ad honorem (è nato a Roma, ma i genitori hanno cominciato a scarrozzarlo da queste parti che era ancora un bimbetto). "Ho casa a Bolzano, al centro del quartiere Gries-S.Quirino. Ci vado appena posso. Dobbiamo pensare alla bellezza dei luoghi? Allora consiglio subito tre alternative, per accontentare ogni palato. Prima escursione proprio all'Alpe di Siusi: la Malga Zallinger (Satria, 74 – tel. 0471-727947), lato sudest dell’Alpe, quota 2036, aggrappati allo Sciliar. D’inverno si scende in slittino, una meraviglia di posto… Da lì suggerisco anche la gita alla montagna delle Marmotte, a 2123 metri, dove ci si rilassa in una splendida malga. Si sarà capito che io non amo la mondanità, ma la quiete di una natura superba. Di solito mi faccio cucinare in malga gli Strauben, le frittelle tipiche. Io sono un altoatesino anomalo, non faccio shopping di loden e non amo i dolci né le mele. Eresia da quelle parti! Ma davanti agli Strauben fumanti o ai Kaiserschmarrn coi mirtilli, beh, lì lascio cadere ogni resistenza e pudore... Se non sono a casa mia a Bolzano, dormo di solito nelle caserme degli alpini. Anche se a La Villa, in Alta Badia, devo sempre fare una visita all’Hotel Ladinia (39030 - La Villa, Str.Colz 64, tel. 0471 - 847044) del mio grandissimo amico Marcello Varallo, l’ex discesista della valanga azzurra. E’ lui che mi prepara personalmente gli sci...".

Vero. Non è più stagione, ma perché non fissare in agenda qualche suggerimento ministeriale. Allargando la prospettiva geografica, anche un po' più in là dell'Alpe. Ma sempre Alto Adige è. "Le mie piste del cuore sono tante. In Alta Badia la mitica Gran Risa, intanto, dove ogni 29 dicembre scio con mia figlia, perché è il giorno del suo compleanno. Poi c'è la Sylvester di Plan de Corones e anche la difficilissima “nera” che le corre parallela. Dove bisogna assolutamente sciare è però nel fuoripista che dal Lagazuoi, a 2800 metri nella Valle di San Cassiano, strapiomba per 8-9 km sino all’Armentarola. Con la sosta obbligata al leggendario Rifugio Scotoni (a 2040 metri, tel 0471- 847330). Una volta a valle, le slitte coi cavalli da tiro ti riportano alla partenza della funivia".