Di Luca: questo sarà un Giro lungo e difficile

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Danilo Di Luca: ora spero di tenere la maglia rosa per un po'
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Dopo la conquista della maglia rosa a Siusi, il campione abruzzese confessa: Io non sono migliore rispetto al 2007, sono allo stesso livello. Ora spero di tenere questa maglia per un po'. Armstrong? E' qui per vincere una tappa"

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"Gli avversari sono tanti. La tappa di oggi dimostra che questo Giro sarà lungo e difficile. Io non sono migliore rispetto al 2007, sono allo stesso livello. Ora spero di tenere questa maglia per un po'".

Danilo Di Luca, nuova maglia rosa del Giro d'Italia, si esprime così dopo la quinta tappa. La frazione odierna ha evidenziato le difficoltà dello  statunitense Lance Armstrong, arrivato al traguardo con quasi 3' di ritardo rispetto al vincitore, il russo Denis Menchov. "Armstrong è qui per vincere una tappa e per preparare il Tour", dice l'abruzzese.

Dopo la vittoria  di tappa, Di Luca vuole tutto e se lo prende. Torna a indossare il rosa dopo due anni e lo fa proprio nel giorno del 100° compleanno del Giro, onorandolo dunque come meglio non avrebbe potuto: con un piazzamento importantissimo. Dopo la vittoria con la dedica ai suoi conterranei abruzzesi, colpiti dal terremoto il 6 aprile scorso, ecco la celebrazione.

A Di Luca non interessa se il Giro è giunto solo alla 5° tappa. "Portare la maglia rosa è sempre un piacere e un onore  - afferma -, vale sempre la pena averla addosso. Questo Giro è terribilmente combattuto, equilibrato; eravamo in tanti sull'ultima salita di oggi, questa è la conferma. Arrivare a Roma con la maglia rosa sarà molto dura, per chiunque. Adesso mi godo questa maglia, poi aspetterò la  cronometro. Sto cercando di mettere da parte secondi preziosi, in modo da poter gestire il vantaggio, ma è difficile fare previsioni. Posso dire che quest'anno Menchov è molto pericoloso, estremamente competitivo, si è presentato in gran forma al Giro e il percorso potrebbe anche avvantaggiarlo".

Sull'amico-rivale Ivan Basso, Di Luca non ha dubbi: "Penso sia qui per vincere, per tutti sarà un osso duro. La cronometro lo favorisce. Armstrong? Dalla cronometro delle Cinque Terre in poi vedremo il vero Lance. Va piano? Di un corridore che ha vinto per sette volte il Tour bisogna sempre avere rispetto".