Quando vincere aiuta a capire che bisogna andar via

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Silenzio, decide Ibra se andare o restare: la telenovela è appena cominciata...
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Mourinho, Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo nel calcio. Ma anche McIntyre nella Siena del basket o capitan Grbic nella Trento del volley. Senza contare la Ferrari, che minaccia di lasciare la F1 nel 2010. Viaggio tra quelli che "veni, vici... via"

Veni, vici…via. Il grande campione solleva la Coppa e poi se ne va. Tentazione post-titolo. Di chi gioca, sorride e festeggia con una maglia ma sotto ne ha già un'altra. Ricerca di nuovi stimoli, la chiamano. Motivazione che ai tifosi piace poco e ai presidenti ancora meno.

In principio fu Ibrahimovic a somatizzare il malessere, tanto che nemmeno il 17esimo scudetto è riuscito a fargli passare il mal di pancia. L'unica medicina è cambiare squadra. Non per soldi, dice, ma perché l'obiettivo è il Pallone d'oro che arriva se giochi bene e dai spettacolo in Europa. Barcellona? Si può fare. La Spagna attrae, tenta anche Mourinho. 0,1% di probabilità  di andare al Real Madrid, dice lui. Sarà poco. Ma Non è "Zeru %".

Per uno che "non è il migliore, ma crede che non ci sia nessuno più bravo di lui" sarebbe un po' come andarsene senza aver lasciato il segno. Negli altri club europei Mou è stato davvero speciale. All'Inter ha vinto uno scudetto, dopo che ne aveva vinti 2 Mancini (più uno a tavolino). La tentazione Real per ora è allo 0,1% ma può aumentare. L'arrivo a Madrid di Cristiano Ronaldo renderebbe quello che in politica viene definito "spiraglio" qualcosa di più. Il portoghese dopo 5 anni e 10 titoli al Manchester United vuole salutare tutti con la vittoria in Champions e poi ricominciare perchè la sua di pancia è troppo piena di trofei e anche la sua qualche crampetto ce l'ha.

Vincere aiuta a vincere, ma anche a decidere che è finito un ciclo. In quello della Siena del basket potrebbe non esserci più McIntyre, miglior giocatore della stagione, battere gli avversari di  40 punti non dà soddisfazione se è l'Europa che ti manca. Ma anche la conquista dell'europa a volte non basta.

Trento nel volley l'ha vinta, al primo tentativo, per la prima volta nella storia, ma non è bastato per far rimanere il suo capitano Nikola Grbic che a 2 giorni dalla finale scudetto ha annunciato l'addio. Andrà a Cuneo dove ritroverà Nikolov che lo scorso anno 12 ore dopo aver festeggiato il tricolore aveva salutato tutti.

Casi singoli, per ora, ma c'è la possibilità che tra un po' sia un'intera squadra ad andarsene. La Ferrari, se non cambiano le regole volute dal padre padrone della Formula 1 Max Mosley, dal prossimo anno non ci sarà più a  lottare per il titolo dopo averne conquistati 15 piloti e 16 costruttori. Veni, vici,.. via.