Blockhaus, Di Luca gioca in casa. Ma attenzione ad Armstrong

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La 17a tappa del Giro d'Italia 2009 (foto per gentile concessione di Rcs Sport)
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Il punto tecnico di GIAN LUCA DONATO sulla 17a tappa del Giro d'Italia. Si parte da Chieti, per una frazione breve (83 Km), molto dura, ma forse non decisiva. Lance è in crescita e non sarebbe una sorpresa vederlo all'attacco

di GIAN LUCA DONATO



L'arrivo al Blockhous sarà importante ma forse non decisivo. Menchov ha dimostrato di essere il più in forma di tutti, e con lui grandissima crescita di Sastre. Nella sua terra d'Abruzzo Danilo Di Luca cercherà di vincere per i suoi sfortunati cercando di andare con il cuore laddove forse le gambe non gli permettono più di fare la grande differenza.

Monte Petrano è stato sintomatico di una quadro adesso chiaro, con Menchov, Di Luca e Sastre che si giocheranno probabilmente il successo; anche se la storia del ciclismo insegna che la crisi può essere dietro l'angolo. Gli altri possono soltanto puntare ai traguardi parziali.

Questo il quadro di riferimento quando cominciano le ultime 5 tappe di questo Giro del Centenario. Il Blockhous da Pretoro non molto impegnativo ma non durissimo come quello da Roccamorice. La tappa abruzzese sarà una specie di cronoscalata, vista le brevità della frazione: solo 83km. E per di più dopo una giornata di riposto che potrebbe far recuperare l'ultimo terribile trittico; ma per qualcuno potrebbe essere anche controproducente.

Un'ouverture di 65km con qualche ondulazione. Poi da Pretoro gli ultimi 21 kilometri in salita, con una prima strappata al 15% che potrebbe già stimolare qualche attacco. La salita è lunga, molto lunga, ma tutto sommato regolare, anche se la pendenza media è sempre intorno al 7%; e Monte Petrano insegna. A poco più di 1km dal traguardo l'ultimo dente all'11 per cento.

Tattica. Probabilmente mantenere con la squadra un ritmo alto fino a Pretoro, avere un luogotenente per una ulteriore accelerazione.  Sastre sicuramente potrebbe attaccare in questa fase, dovendo recuperare 2'19" al russo in maglia rosa; che però ha dimostrato condizione e forza mentale. Di Luca invece, sicuramente forte del sostegno del pubblico della sua terra, può provare ad attaccare negli ultimi chilometri, dopo località Mammarosa, quando il bosco termina e la fatica si è fatta sicuramente sentire nelle gambe dei corridori. Per lui importante puntare agli abbuoni, senza sbagliare come a Monte Petrano dove forse doveva far tirare di più la maglia rosa.

Questo Blockhaus non è terribile, ma se fatto a strappi può risultare indigesto o addirittura mortale. Denis Menchov mi pare tuttavia molto solido, soprattutto mentalmente e tatticamente. Sa amministrare al meglio quello che la squadra gli può offrire; il resto lo gestisce molto bene in prima persona.

Il caldo non la farà da padrone come in Emilia Romagna e nelle Marche, è molti tratti della salita sono nel bosco. Ma servono sempre le gambe, e la crisi può sempre arrivare quando meno te lo aspetti.

Questa comunque deve essere una tappa dove i grandi devono essere protagonisti. Speriamo sia così dall'inizio.

Ultima cosa. Non sarei meravigliato di vedere all'attacco Lance Armstrong, in grande crescita di condizione; e con lui potrebbe tentare il colpo da lontano l'altro pupillo di casa Franscesco Masciarelli, la grande rivelazione di Monte Petrano.