Monte Stella e Ponte della Ghisolfa le grandi asperità del Giro 2010
Altri SportCRISTIANO GATTI svela le prime gustose indiscrezioni sul tracciato del prossimo anno. Angelo Zomegnan, noto su piazza come Mago Zom, avrebbe in mente una straordinaria chiusura a Milano. Tappone sul ponte della Ghisolfa. Cima Coppi sul Monte Stella
di CRISTIANO GATTI
inviato de Il Giornale
da Benevento
Con il Giro del Centenario ormai agli sgoccioli, pronto ad essere assegnato sul filo degli abbuoni, delle discese e delle salitelle, l’imponente macchina organizzativa sta già rimettendosi al lavoro per preparare la prossima edizione.
Al momento non è facile carpire indiscrezioni sul cartellone del Giro 2010, ma qualcosa inevitabilmente trapela. Nelle intenzioni di Angelo Zomegnan, noto su piazza come Mago Zom per l’abilità con cui ha trasformato il territorio montagnoso della nazione italiana nei Paesi bassi, bisognerà fare di tutto per bissare il successone di quest’anno.
Quest’idea che il Giro d’Italia se ne impippi altamente dell’Italia come territorio montagnoso, con tutti i suoi bei Mortiroli, i suoi bei Gavia, le sue belle Marmolade, decisamente lo acchiappa. Di più: cancellata con un colpo di bacchetta le geografia del Paese, il Mago Zom è chiaramente intenzionato a sterminare anche la sua storia, costruita in un secolo di imprese sulle cime più gloriose.
Niente di tutto questo. Mai più. Indietro non si torna. Per l’anno prossimo, le intenzioni sono già chiare. Il Mago Zom assiste a questo gran finale sul Vesuvio e tutto sommato non è molto soddisfatto: troppa salita. Rompe l’armonia del suo Giro piallato. E’ fuori linea. Però non avverte enormi sensi di colpa: sa che nessuno è perfetto, sa che qualche errore può sfuggire. L’importante è prenderne atto e rimediare con tempestività.
Per l’anno prossimo non c’è il minimo rischio che la classifica venga nuovamente decisa sul Vesuvio. Troppo impervio. Si cambia subito, il nuovo Giro ha già un suo impianto di massima. Siamo in grado di anticiparlo. Arrivo a Milano. Tappone sul ponte della Ghisolfa. Cima Coppi sul Monte Stella. In caso di maltempo, si taglieranno gli ultimi tornanti.
inviato de Il Giornale
da Benevento
Con il Giro del Centenario ormai agli sgoccioli, pronto ad essere assegnato sul filo degli abbuoni, delle discese e delle salitelle, l’imponente macchina organizzativa sta già rimettendosi al lavoro per preparare la prossima edizione.
Al momento non è facile carpire indiscrezioni sul cartellone del Giro 2010, ma qualcosa inevitabilmente trapela. Nelle intenzioni di Angelo Zomegnan, noto su piazza come Mago Zom per l’abilità con cui ha trasformato il territorio montagnoso della nazione italiana nei Paesi bassi, bisognerà fare di tutto per bissare il successone di quest’anno.
Quest’idea che il Giro d’Italia se ne impippi altamente dell’Italia come territorio montagnoso, con tutti i suoi bei Mortiroli, i suoi bei Gavia, le sue belle Marmolade, decisamente lo acchiappa. Di più: cancellata con un colpo di bacchetta le geografia del Paese, il Mago Zom è chiaramente intenzionato a sterminare anche la sua storia, costruita in un secolo di imprese sulle cime più gloriose.
Niente di tutto questo. Mai più. Indietro non si torna. Per l’anno prossimo, le intenzioni sono già chiare. Il Mago Zom assiste a questo gran finale sul Vesuvio e tutto sommato non è molto soddisfatto: troppa salita. Rompe l’armonia del suo Giro piallato. E’ fuori linea. Però non avverte enormi sensi di colpa: sa che nessuno è perfetto, sa che qualche errore può sfuggire. L’importante è prenderne atto e rimediare con tempestività.
Per l’anno prossimo non c’è il minimo rischio che la classifica venga nuovamente decisa sul Vesuvio. Troppo impervio. Si cambia subito, il nuovo Giro ha già un suo impianto di massima. Siamo in grado di anticiparlo. Arrivo a Milano. Tappone sul ponte della Ghisolfa. Cima Coppi sul Monte Stella. In caso di maltempo, si taglieranno gli ultimi tornanti.