Domani il Tour. Armstrong: io ho già vinto. C'è anche Boonen

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La mappa della prima tappa del Tour de France, che parte domani da Montecarlo
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Tutto pronto per il via della Grande Boucle. Il corridore texano si presenta carico ma senza pressioni: "Io sono a posto, sarei felice di finire tra i primi 3 o i primi 5". Accolto il ricorso del belga, nonostante la coca in aprile. GUARDA IL VIDEO

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"Io ho già vinto, al Tour sarei felice di finire tra i primi 3 o i primi 5". Lance Armstrong si  presenta al via del Tour de France senza pressioni. Così, almeno, dice il corridore texano. La Grande Boucle scatta domani da  Montecarlo. E ci sarà, a sorpresa, anche Tom Boonen. Il tribunale del comitato olimpico francese ha infatti stabilito che il belga della Quick Step può partecipare al Tour de France. Gli organizzatori della Grande Boucle lo avevano escluso per la recente positività alla cocaina (aprile), la seconda in meno di un anno. Accogliendo la domanda d'appello presentata dai legali di Boonen, il tribunale francese ha così di fatto "iscritto" il belga al Tour proprio alla vigilia della partenza della corsa. L'Unione ciclistica internazionale non aveva squalificato Boonen perché il test era stato effettuato in un periodo lontano dalle gare.

Tornando allo statunitense, che ha trionfato nella corsa per 7 volte, si sa che all'inizio dell'anno è tornato alle competizioni dopo oltre 3 anni di stop. L'ottavo successo nella corsa a tappe più importante del mondo  appare però fuori dalla portata del cowboy.

"Ma io non sono tornato per i soldi, non sono tornato per un altro Tour o per diventare celebre. L'ho già detto: si tratta di aiutare la mia fondazione", dice in un'intervista a "L'Equipe" facendo  riferimento all'attività di 'Livestrong', l'organismo creato per  finanziare la lotta al cancro. "Sono tornato per questo e per il mio  desiderio di correre: io voglio gareggiare, non posso urlarlo più forte. Corro il Tour gratis, il mio desiderio e' puro", aggiunge il 37enne, che ora indossa la maglia della Astana.

Il Tour, dice Armstrong, non è cambiato. "E' sempre il gioiello, il più grande avvenimento del ciclismo. Con tutto il rispetto, probabilmente è troppo grande per il ciclismo. Il Tour è lassù e gli altri eventi sono nettamente più in basso: questa  differenza non è sana", dice l'americano. "Quest'anno -afferma- il  Tour sarà formidabile, intrigante dall'inizio alla fine. Ci sono molti arrivi interessanti, anche la cronometro a squadra (il 7 luglio  a Montpellier, ndr) è eccitante. E poi c'è il Mont Ventoux (il 25 luglio, ndr)".

IL MESSAGGIO DI LANCE DA MONTECARLO


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