A volte ritornano: Jordan, Schumi, Armstrong. I più grandi
Altri SportCiclismo, basket, Formula Uno. Cambia lo sport ma se sei stato un grande, o meglio il più grande, smettere può diventare impossibile. Michael Schumacher è solo l'ultimo caso: ecco altri due splendidi esempi...
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Ciclismo, basket, formula uno. Cambia lo sport ma se sei stato un grande, o meglio il più grande smettere può diventare impossibile. La Ferrari annuncia: a sostituire lo sfortunato Felipe Massa sarà Michael Schumacher. Altro che soluzione di ripiego, sulla rossa torna l'uomo dei cinque mondiali consecutivi dal 2000 al 2004. Il tedesco aveva lasciato nel 2006, il suo testimone allora passò proprio a Felipe Massa. Imprevedibile la circostanza di questo suo rientro, ma di sicuro la Formula uno, scossa dalle lotte tra team e Federazione Internazionale dell'Automobile e da una stagione anomala, finalmente ritrova grande fascino, un nuovo appeal.
Ma Schumacher non è l'unico a tornare e a suscitare grande interesse, polemiche, aspettative. Il terzo posto al Tour de France ha suggellato il ritorno di un altro gradissimo. Del ciclismo, stavolta: Lance Armstrong a quattro anni dal ritiro è tornato in sella alla sua bicicletta e in pochi mesi è stato protagonista al Giro d'Italia e al Tour. E anzi c'è chi scommette che l'anno prossimo a 38 anni, il favorito per la prossima Grand Bucle sarà proprio lui.
Anche il basket ha avuto il suo campione di ritorno. Non uno qualsiasi, il più grande di sempre: Michael Jordan. Per "Air" i ritiri e ritorni i sono stati addirittura due: nel 1993 abbandonò improvvisamente i suoi Bulls per intraprendere una carriera nel baseball. Tornò un anno dopo e per Chicago furono ancora trionfi. La seconda volta Jordan disse basta dopo aver vinto il suo sesto titolo nel 1998. Ma tornò ancora: lo attendevano altre due stagioni dal 2001 al 2003 stavolta con i Washington Wizards. Michael Schumacher, Lance Armstrong, Michael Jordan: quando il tuo sport chiama, pardon richiama, se sei stato il più grande è difficile dire di no.
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Ciclismo, basket, formula uno. Cambia lo sport ma se sei stato un grande, o meglio il più grande smettere può diventare impossibile. La Ferrari annuncia: a sostituire lo sfortunato Felipe Massa sarà Michael Schumacher. Altro che soluzione di ripiego, sulla rossa torna l'uomo dei cinque mondiali consecutivi dal 2000 al 2004. Il tedesco aveva lasciato nel 2006, il suo testimone allora passò proprio a Felipe Massa. Imprevedibile la circostanza di questo suo rientro, ma di sicuro la Formula uno, scossa dalle lotte tra team e Federazione Internazionale dell'Automobile e da una stagione anomala, finalmente ritrova grande fascino, un nuovo appeal.
Ma Schumacher non è l'unico a tornare e a suscitare grande interesse, polemiche, aspettative. Il terzo posto al Tour de France ha suggellato il ritorno di un altro gradissimo. Del ciclismo, stavolta: Lance Armstrong a quattro anni dal ritiro è tornato in sella alla sua bicicletta e in pochi mesi è stato protagonista al Giro d'Italia e al Tour. E anzi c'è chi scommette che l'anno prossimo a 38 anni, il favorito per la prossima Grand Bucle sarà proprio lui.
Anche il basket ha avuto il suo campione di ritorno. Non uno qualsiasi, il più grande di sempre: Michael Jordan. Per "Air" i ritiri e ritorni i sono stati addirittura due: nel 1993 abbandonò improvvisamente i suoi Bulls per intraprendere una carriera nel baseball. Tornò un anno dopo e per Chicago furono ancora trionfi. La seconda volta Jordan disse basta dopo aver vinto il suo sesto titolo nel 1998. Ma tornò ancora: lo attendevano altre due stagioni dal 2001 al 2003 stavolta con i Washington Wizards. Michael Schumacher, Lance Armstrong, Michael Jordan: quando il tuo sport chiama, pardon richiama, se sei stato il più grande è difficile dire di no.