Semenya in trionfo in Sudafrica. Ma testosterone triplo?

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Caster Semenya impegnata negli 800 ai Mondiali di Berlino
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Verrà ricevuta come un'eroina nazionale l'atleta finita al centro di un'inchiesta della federazione internazionale (Iaaf) dopo i dubbi sollevati sul suo sesso. Ma un giornale denuncia: un tasso esagerato di ormone maschile. GUARDA LA FOTOGALLERY

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Il Sudafrica si prepara ad accogliere come un'eroina l'atleta Caster Semenya, medaglia d'oro a Berlino negli 800 metri femminili, finita al centro di un'inchiesta della Federazione internazionale (Iaaf) dopo i dubbi sollevati sul suo sesso.

"Caster merita il nostro sostegno come nazione per gli attacchi mossi contro di lei", ha fatto sapere in un comunicato il ministro degli Interni, Nkosazana-Dlamini. Nei giorni scorsi, il presidente della federazione sudafricana di atletica leggera, Leonard Chuene, ha sostenuto che l'atleta è rimasta vittima di una campagna di discriminazione solo perché africana. Posizione condivisa da Floyd Shivambu, portavoce della Lega giovanile del partito di governo African National Congress (Anc), che sta organizzando l'accoglienza per la squadra sudafricana, di rientro domani all'aeroporto di Johannesburg OR Tambo. "Andremo a darle il benvenuto. Ci sarà la ressa all'aeroporto", ha detto Shivambu.

Testosterone esagerato? - Eppure, i test medici a cui era stata sottoposta prima di Berlino avevano già rivelato un livello di testosterone ingiustificatamente più alto della media femminile. E' quanto scrive oggi il Daily Telegraph, che ha raccolto le  confidenze di una fonte anonima secondo cui la neo-campionessa  mondiale degli 800 metri, già testata prima del mondiali di Berlino, aveva fatto registrare un indice dell'ormone maschile ben tre volte superiore alla media femminile. Il quotidiano  britannico ricorda come il capo-allenatore della squadra sudafricana, il tedesco Ekkart Arbeit, in passato sia stato accusato da una sua ex atleta (Heidi Krieger) di averle somministrato quantità di steroidi anabolizzanti così massicce da averla costretta a cambiare sesso.

Nonostante non sia ancora chiaro il rapporto tra Semenya e Arbeit, la Iaaf non nasconde qualche perplessità su questa sospetta coincidenza e anche per questa ragione ha chiesto esami supplementari. Nel frattempo, la polemica attorno alla Semenya si è trasformata in un caso diplomatico con il Parlamento sudafricano che sta preparando un fascicolo di protesta che invierà alla Commissione dei diritti umani delle Nazioni Unite, in quanto la verifica del sesso - sostengono i promotori dell'iniziativa - "è una grave e severa violazione della privacy e dei diritti basilari".