Vuelta. Cunego formato mondiale cala il bis sotto la pioggia

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Condizione mondiale. Damiano Cunego ha conquistato a La Pandera la sua seconda tappa in questa Vuelta
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Il ciclista veronese, a due settimane della prova iridata di Mendrisio, dopo il successo nell'ottava, fa sua anche la 14esima frazione della corsa a tappe spagnola con arrivo in salita a La Pandera. Valverde conserva la maglia amarillo, Basso ora è quarto

Damiano Cunego della Lampre ha vinto la 14esima tappa della Vuelta di Spagna da Granada a La Pandera, mentre lo spagnolo Alejandro Valverde ha mantenuto la maglia oro, arrivando quinto al traguardo. Il ciclista italiano è arrivato all'arrivo dopo 4h4'23" davanti al danese Jacob Fuglsang (Saxobank) con un ritardo di 2'23". Terzo posto per Samuel Sanchez della Euskaltel (+3'08"), davanti allo spagnolo Ezequiel Mosquera della Xacobeo (3'10"). In classifica generale Valverde ha un vantaggio di 31" sull'olandese della Rabobank Robert Gesink. Non benissimo Basso che perde il terzo posto in classifica generale: pra è quarto.

"E' stata molto, molto dura. Già al chilometro zero ho cercato la fuga per vincere". Damiano Cunego ha fatto tutto alla perfezione. Ieri si era defilato proprio per uscire di classifica e provare, oggi, a mettere in bacheca il suo secondo scalpo in questa Vuelta numero 64 dopo quello di Alto de Aitana, un'impresa che gli vale il 43esimo centro in carriera, il quinto stagionale. Il quasi 28enne veronese della Lampre-Ngc ha contribuito all'azione giusta e poi, sulla rampa verso l'ultimo dei tre traguardi in quota in Andalusia, ha lasciato tutti di sasso, forte di una condizione così brillante da porlo in pole position ai Mondiali di Mendrisio. 

Il vice-iridato di Varese 2008, trionfatore del Giro 2004, è andato su senza particolare fatica, amministrando il gran vantaggio e con un rapporto sempre agile. Risultato: exploit per distacco, braccia al cielo e propositi battaglieri in Svizzera, laddove il ct Ballerini gli consegnerà i gradi di capitano unico. C'è anche il tempo per una previsione circa gli esiti finali di questa Vuelta: "Valverde la vincerà tranquillamente. Se lo merita, lui e la sua squadra controllano la corsa". 

Niente di più vero perché anche oggi Valverde, benché attaccato dai suoi diretti rivali per la maglia oro, ha guadagnato ancora. E' andato in difficoltà quando il percorso faceva segnare pendenze da scalatori puri, poi ha rifiatato e, da scattista di classe, ha recuperato mettendosi dietro gli altri big. Ivan Basso ci ha provato, e anche seriamente, mettendo alla frusta la sua Liquigas e incaricandosi personalmente di far selezione. Un lavoro duro e che ad un tratto è sembrato anche fruttuoso quando la maglia oro della Caisse d'Epargne s'è visibilmente attardata. Evans, Gesink e Mosquera però partivano a ripetizione, mettendo in difficoltà anche Basso, costretto a cedere il terzo posto della generale all'olimpionico basco Samuel Sanchez. Domani, lunedì, si va da Jaen a Cordoba, su un tracciato di 167,7 chilometri che presenta due Gp di seconda categoria, l'ultimo posto a 11 Km dal traguardo: c'è spazio per attaccare, anche se a questo punto Valverde, leader autentico, sembra imbattibile.

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