Morte Vandenbroucke, l'autopsia conferma: embolia polmonare

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L'autopsia ha confermato l'emboia polmonare quale causa della morte del ciclista Frank Vandenbroucke
FILE- In this May 11, 1999 file photo, Belgian cyclist Frank Vandenbroucke answers questions during a news conference at Ploegsteert, Belgium. Belgian media reported on Monday Oct. 12, 2009 that Frank Vandenbroucke has died at the age of 34 while on holiday in Senegal. Vandenbroucke made his professional debut in 1994 and recorded 51 victories, including the 1999 Liege-Bastogne-Liege classic, his career highlight. (AP Photo/Yves Logghe, File)

Sarebbe questa, insieme ad una patologia cardiaca esistente, la causa del decesso del ciclista trovato senza vita in un hotel in Senegal lunedì scorso. Secondo il medico legale, dunque, si tratterebbe di morte naturale

Il ciclista belga Frank Vandenbroucke, trovato morto lunedì scorso in una camera d'albergo in Senegal, è deceduto per una doppia embolia polmonare, aggiunta ad una patologia cardiaca preesistente. Questi i risultati dell'autopsia effettuata da un medico legale senegalese. Diversi quotidiani belgi a conoscenza delle conclusioni dell'autopsia scrivono che la magistratura senegalese ha autorizzato il rimpatrio della salma. Secondo Selon Het Laatste Nieuws e Het Nieuwsblad, gli inquirenti hanno accertato che si è  trattato di morte naturale e non dovrebbero esserci conseguenze, da questo punto di vista, per la senegalese che era con Vandenbroucke durante la sua ultima notte. La donna, peraltro, era stata fermata per furto e ricettazione in seguito alla scomparsa dei telefoni cellulari del corridore e di 300 euro.

Nel suo referto, l'anatomopatologo che ha compiuto l'autopsia, Isidor Boye, conferma le conclusioni del primo esame della salma fatto da un altro medico, vale a dire l'embolia polmonare come causa del decesso. "Per essere più precisi, una doppia embolia polmonare oltre ad una patologia cardiaca già presente", spiega al Het Nieuwsblad il procuratore della regione di Thies che conduce l'inchiesta, Ilrvue Salobe Ngingie.

La magistratura senegalese presenta d'altra parte Vandenbroucke come un "tossicomane". "L'autopsia ha mostrato che il defunto presentava diverse tracce di iniezioni al braccio sinistro",  afferma il procuratore, precisando che nella stanza d'albergo sono stati trovati una siringa, alcool e medicinali vari. Il ciclista, che più volte aveva tentato il suicidio, era arrivato domenica scorsa a Saly (località turistica della costa del Senegal) per trascorrere alcuni giorni di vacanza assieme ad un amico.

La data dei funerali non è stata ancora fissata. La famiglia del corridore ha fatto sapere che desidera una cerimonia per i soli intimi ed ha chiesto alla stampa di non assistervi.

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