Vela, Soldini-D'Alì secondi nonostante una nuova avaria
Altri SportDopo la rottura del cuscinetto in testa d'albero, il duo italiano ha dovuto navigare senza lo strallo principale. Gli skipper hanno limitato i danni pedendo una posizione: "Abbiamo una brutta crepa, forse dovremo fare un pit-stop. Venderemo cara la pelle"
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I velisti Giovanni Soldini e Pietro D'Alì pur navigando senza lo strallo principale (il dispositivo che sorregge l'albero) e con una profonda crepa nella paratia davanti all'albero hanno riconquistato la notte scorsa la seconda posizione superando "Cheminées Poujoulat" (Jourdren-Stamm). Nel 17esimo giorno dalla partenza di questa durissima prima edizione della Solidaire du Chocolat, la prima transoceanica dalla Francia al Messico, Soldini e D'Alì sono finalmente usciti dalla zona di tempeste elettriche che li aveva rallentati e costretti a un'andatura prudente e navigano a 10 nodi sotto spi con 20 nodi di vento da sud est. Prossimo passaggio obbligato è l'isola di St Barth (ancora 680 miglia la separano da "Telecom Italia") che i 18 Class 40 rimasti in gara (su 24 partiti) devono lasciare per regolamento alla loro destra.
Ed è proprio nell'isola caraibica che la coppia di velisti italiani potrebbe fare un pit-stop per la riparazione urgente dello strallo. E un probabile pit-stop viene dato per tutto il gruppo di testa della regata (Initiatives-Novedia, Cheminées Poujoulat, Cargill-MTTM). Il regolamento prevede la possibilità di uno stop tecnico ma le barche devono rimanere ferme per almeno tre ore. "Mancano ancora tre giorni all'arrivo a St Barth. Nel frattempo - ha detto Soldini - decideremo il da farsi. Anche perché oltre al problema dello strallo si è formata anche una brutta crepa sulla paratia davanti all'albero. Le possibilità sono molte. Possiamo tentare una riparazione dello strallo da bordo ma solo se incontriamo una zona di piatta. Se le condizioni non lo consentono è impensabile salire in testa d'albero mollando le sartie. Io e Pietro stiamo prendendo in considerazione l'ipotesi sia di un rapido pit-stop a St Barth sia di un'eventuale ritiro dalla regata, soprattutto se la crepa dovesse allargarsi. Ma fino all'ultimo venderemo cara la pelle".
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I velisti Giovanni Soldini e Pietro D'Alì pur navigando senza lo strallo principale (il dispositivo che sorregge l'albero) e con una profonda crepa nella paratia davanti all'albero hanno riconquistato la notte scorsa la seconda posizione superando "Cheminées Poujoulat" (Jourdren-Stamm). Nel 17esimo giorno dalla partenza di questa durissima prima edizione della Solidaire du Chocolat, la prima transoceanica dalla Francia al Messico, Soldini e D'Alì sono finalmente usciti dalla zona di tempeste elettriche che li aveva rallentati e costretti a un'andatura prudente e navigano a 10 nodi sotto spi con 20 nodi di vento da sud est. Prossimo passaggio obbligato è l'isola di St Barth (ancora 680 miglia la separano da "Telecom Italia") che i 18 Class 40 rimasti in gara (su 24 partiti) devono lasciare per regolamento alla loro destra.
Ed è proprio nell'isola caraibica che la coppia di velisti italiani potrebbe fare un pit-stop per la riparazione urgente dello strallo. E un probabile pit-stop viene dato per tutto il gruppo di testa della regata (Initiatives-Novedia, Cheminées Poujoulat, Cargill-MTTM). Il regolamento prevede la possibilità di uno stop tecnico ma le barche devono rimanere ferme per almeno tre ore. "Mancano ancora tre giorni all'arrivo a St Barth. Nel frattempo - ha detto Soldini - decideremo il da farsi. Anche perché oltre al problema dello strallo si è formata anche una brutta crepa sulla paratia davanti all'albero. Le possibilità sono molte. Possiamo tentare una riparazione dello strallo da bordo ma solo se incontriamo una zona di piatta. Se le condizioni non lo consentono è impensabile salire in testa d'albero mollando le sartie. Io e Pietro stiamo prendendo in considerazione l'ipotesi sia di un rapido pit-stop a St Barth sia di un'eventuale ritiro dalla regata, soprattutto se la crepa dovesse allargarsi. Ma fino all'ultimo venderemo cara la pelle".