Surf, un mercoledì da leoni sui giganti dell'oceano

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Kelly Slater cavalca una montagna d'acqua a Oahu, nelle Hawaii: il popolo del surf è qua apposta
Kelly Slater of Florida drops down the face of this wave during the second round, heat two of the The Quiksilver in Memory of Eddie Aikau surf contest at Waimea Bay located on the north shore of the island of Oahu Tuesday Dec. 8, 2009.  (AP Photo/Eugene Tanner)

Onde alte almeno sei metri, ma più spesso nove: sono le condizioni che il popolo del surf attendeva per calare su Oahu, alle Hawaii, per una gara riservata ai migliori 28 surfisti del pianeta, come nel film di John Milius. GUARDA I VIDEO E LA GALLERY

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Il popolo del surf si è ritrovato. Come in Un mercoledì da leoni di John Milius, film entrato nella leggenda. O come Point Break di Kathryn Bigelow, altra pellicola di culto. Per la prima volta negli ultimi cinque anni, infatti, le onde hanno raggiunto un'altezza tale da consentire lo svolgimento di una delle gare di surf più attese e spettacolari del mondo, quella di Oahu, alle Hawaii.

Migliaia di persone si sono radunate fin dalla notte sulla spiaggia di Waimea per ammirare le evoluzioni dei migliori surfisti del pianeta, su muri d'acqua alti fino a nove metri. Conosciuta con il nome di "Eddie", la competizione si organizza solo quando le onde raggiungono un minimo di sei metri di altezza. È solo la sesta volta che queste condizioni si verificano dal 1984, quando è nata la gara.