Boxe: Benvenuti-Griffith, il tenero guantone di Natale
Altri SportErano acerrimi rivali sul ring: tre match mondiali tra aprile 1967 e marzo 1968. Ora Emile ha l'Alzheimer ed è in misera. Allora Nino corre in suo aiuto, porta a New York un assegno e promette: "A lui ci penso io". GUARDA IL VIDEO: IL PRIMO MATCH DEL '67
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"Sapevo dei problemi di Griffith, sono in contatto con lui e mi sto già muovendo per aiutarlo. In un certo senso, ora combatto per lui... A febbraio o marzo verrà una settimana in Italia, e ci daremo da fare per lui, con una raccolta di fondi. Qui servono cose vere, e non chiacchiere".
Così disse qualche giorno fa Nino Benvenuti, una leggenda del ring, che non ha dimenticato Emile Griffith, il rivale di un tempo, di quelle notti magiche fatte vivere a milioni di italiani, attaccati alla radio per seguire i suoi incontri per il titolo dei medi al Madison Square Garden di New York.
L'avversario di un tempo è poi diventato un grande amico, per questo Benvenuti non abbandonerà l'amico che ha rivelato al NY Daily News di non avere più un soldo. "Mi sto dando da fare per organizzare degli incontri pubblici con Griffith quando lui sarà qui - dice l'ex campione del mondo - Ne dovremmo fare uno a Roma ed uno a Milano. Nell'occasione presenteremo l'edizione italiana del libro "Eight...Nine, Ten...and Out!" che sto personalmente curando. Raccoglieremo fondi per lui, e credo che la gente sia disponibile. Quei nostri incontri hanno lasciato un bel ricordo, la gente per strada ancora me ne parla". "Per fortuna che Griffith ha un figlio, Louis, che lo segue e sono in contatto anche con lui", conclude Benvenuti.
17 APRILE '67: L'ULTIMO ROUND
In questi giorni, il Natale è alle porte, Benvenuti è a New York. Entrambi settantenni, uno (Griffith malato di Alzheimer) e l'altro (Nino) in splendida forma, si sono abbracciati al Rockefeller Center, hanno passeggiato davanti al Madison Square Garden. Soprattutto, Benvenuti ha portato al vecchio Emile 10.000 dollari in regalo. Perché queste feste possano portargli un po' di sollievo: Griffith, che nella sua carriera ha guadagnato circa sei milioni di dollari (nulla, rispetto a oggi) è infatti in bolletta. Poteva esserci una storia più bella per Natale?
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"Sapevo dei problemi di Griffith, sono in contatto con lui e mi sto già muovendo per aiutarlo. In un certo senso, ora combatto per lui... A febbraio o marzo verrà una settimana in Italia, e ci daremo da fare per lui, con una raccolta di fondi. Qui servono cose vere, e non chiacchiere".
Così disse qualche giorno fa Nino Benvenuti, una leggenda del ring, che non ha dimenticato Emile Griffith, il rivale di un tempo, di quelle notti magiche fatte vivere a milioni di italiani, attaccati alla radio per seguire i suoi incontri per il titolo dei medi al Madison Square Garden di New York.
L'avversario di un tempo è poi diventato un grande amico, per questo Benvenuti non abbandonerà l'amico che ha rivelato al NY Daily News di non avere più un soldo. "Mi sto dando da fare per organizzare degli incontri pubblici con Griffith quando lui sarà qui - dice l'ex campione del mondo - Ne dovremmo fare uno a Roma ed uno a Milano. Nell'occasione presenteremo l'edizione italiana del libro "Eight...Nine, Ten...and Out!" che sto personalmente curando. Raccoglieremo fondi per lui, e credo che la gente sia disponibile. Quei nostri incontri hanno lasciato un bel ricordo, la gente per strada ancora me ne parla". "Per fortuna che Griffith ha un figlio, Louis, che lo segue e sono in contatto anche con lui", conclude Benvenuti.
17 APRILE '67: L'ULTIMO ROUND
In questi giorni, il Natale è alle porte, Benvenuti è a New York. Entrambi settantenni, uno (Griffith malato di Alzheimer) e l'altro (Nino) in splendida forma, si sono abbracciati al Rockefeller Center, hanno passeggiato davanti al Madison Square Garden. Soprattutto, Benvenuti ha portato al vecchio Emile 10.000 dollari in regalo. Perché queste feste possano portargli un po' di sollievo: Griffith, che nella sua carriera ha guadagnato circa sei milioni di dollari (nulla, rispetto a oggi) è infatti in bolletta. Poteva esserci una storia più bella per Natale?
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